Un nuovo approccio terapeutico per le patologie degenerative dell’apparato osteoarticolare

Un nuovo approccio terapeutico per le patologie degenerative dell’apparato osteoarticolare

29 Gennaio 2018 Redazione 0

Sabato 27 gennaio si è tenuto presso l’Hotel Nettuno di Catania il Convegno sul tema: La Proloterapia come nuovo approccio terapeutico alle patologie degenerative dell’apparato osteo-articolareL’incontro organizzato dalla Casa di Cura Gibiino e curato dal dott. Raffaello Riccio, ortopedico e proloterapeuta, ha riscosso notevole successo di pubblico. Sono intervenuti come relatori i dott. Nino Rizzo, che ha affrontato Le patologie degenerative osteo-articolari dal punto di vista del medico di medicina generale; il dott. Enzo Secolo che ha trattato delle implicazioni posturali di tali condizioni patologiche; il dott. Antonino Nicolosi che si è occupato degli aspetti riabilitativi della spondilo artrosi lombare. Il dott. Raffaello Riccio ha poi introdotto il tema della Proloterapia, spiegando come nasce e  in cosa consiste questa nuova metodica, quali sono il razionale scientifico ed i meccanismi d’azione, facendo poi un’analisi puntuale dei lavori in letteratura che ne supportano la validità scientifica. Il dott. Stephen Cavallino ha quindi trattato delle applicazioni cliniche della Proloterapia mostrando i principi e le tecniche di trattamento anche con l’ausilio di video dimostrativi.

Chiediamo al dott. Raffaello Riccio: in sintesi quindi,  in cosa consiste  la Proloterapia?

Si tratta di una terapia ortopedica rigenerativa non chirurgica, ormai consolidata in ambito medico, nata circa 60 anni fa negli Stati Uniti e poi utilizzata e diffusa in tutto il mondo. E’ una terapia in grado di stimolare i processi di guarigione del nostro corpo in modo da rinforzare tendini, legamenti, articolazioni indebolite o danneggiate da una patologia o da un trauma.

Come funziona questa metodica di trattamento?

Quando i legamenti e i tendini di un’articolazione sono allungati, degenerati o parzialmente lesi, l’articolazione diviene instabile e dolente. La proloterapia, a differenza di altri trattamenti conservativi che spesso falliscono, è in grado di agire sulla causa dell’instabilità riparando le strutture tendinee o legamentose indebolite in modo da restituire all’articolazione una definitiva stabilizzazione, con scomparsa del dolore.

Può spiegarci come si esegue il trattamento di Proloterapia?

Si esegue con una iniezione di una sostanza naturale, il glucosio, precisamente nel punto di lesione o sofferenza di un tendine o di un legamento. In questo modo determina una leggera infiammazione locale, che stimola i naturali processi di guarigione del nostro corpo a produrre nuovo tessuto connettivo nell’area danneggiata. La Proloterapia utilizza aghi piccoli e sottili, quasi come capelli, attraverso i quali si inietta esclusivamente una soluzione naturale di glucosio (senza farmaci come ad es. il cortisone!) in grado di stimolare il naturale processo di guarigione, ed è completamente priva di effetti collaterali. Sono da prevedere almeno 2–3 trattamenti ad intervalli di circa 3 settimane.

In quali patologie è indicata?

E’ possibile trattare con la Proloterapia la maggior parte delle problematiche legate ad infiammazione e degenerazione delle strutture legamentose, articolari e tendinee. Dolori artrosici di tutte le articolazioni in particolare di anca e ginocchio, dolori cervicali, dorsali e lombari; tutte le tendinopatie, in particolare della spalla, lesioni della cuffia dei rotatori, e poi Epicondiliti, Fasciti plantari, tendinopatie del tendine di Achille; lesioni legamentose parziali o subtotali di tutti i legamenti

Quali sono le controindicazioni?

Può essere utilizzata proprio per quanto detto sopra in presenza di qualsiasi malattia, inoltre non interferisce con alcun farmaco eventualmente assunto dal paziente. L’unica precauzione per i pazienti in trattamento anticoagulante, è quella di sospendere il trattamento 4-5 giorni prima della seduta di Proloterapia.

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Redazione

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