Le attualità terapeutiche: malattie renali, virus respiratorio sinciziale e trattamenti per l’influenza

Le attualità terapeutiche: malattie renali, virus respiratorio sinciziale e trattamenti per l’influenza

30 Gennaio 2023 di: Angelo Milazzo 0

Malattia renale cronica: Aifa approva il dapaglifozin

In Italia il 10% della popolazione è affetta da malattia renale cronica, condizione grave, progressiva, che nelle fasi più avanzate può essere molto invalidante e letale. L’Aifa ha appena approvato la rimborsabilità di un nuovo farmaco, il Dapaglifozin, per il trattamento della malattia renale cronica nei pazienti adulti, indipendentemente dalla coesistenza di diabete di tipo 2 e/o di scompenso cardiaco. Su questo farmaco viene riposta la speranza di cambiare la storia naturale della malattia. Infatti è in grado di modificare la progressiva evoluzione del danno renale e cardiovascolare, con una semplice assunzione orale quotidiana. Riesce a rallentare l’entrata in dialisi anche di 10 anni, poiché agisce antagonizzando il principale meccanismo di peggioramento della patologia renale, rappresentato dall’iperfiltrazione glomerulare, presente nei pazienti con funzione renale ridotta, con o senza diabete. Oltre che per la salute dei pazienti, il farmaco dovrebbe risultare particolarmente benefico anche sotto l’aspetto della spesa sanitaria. Tale spesa rappresenta in atto il 3,2% della spesa sanitaria complessiva a carico del SSN, per un totale di circa 4 miliardi di euro l’anno. Inoltre, viene stimato un incremento annuo di tale spesa del 10,8%. Si spera così di poter ridurre, mediante l’utilizzo di questo farmaco le complicanze cardio-vascolari, le ospedalizzazioni, la necessità di dialisi. Il farmaco, soprattutto se associato ad una diagnosi precoce, rappresenta l’unica opzione attuale realmente valida per i pazienti.

Vaccino contro il Virus Respiratorio Sinciziale

Le malattie respiratorie rappresentano una delle principali priorità di salute pubblica, e sono una delle principali cause di ricovero. L’azienda farmaceutica Moderna ha annunciato che il proprio vaccino contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) ha raggiunto tutti gli endpoint primari di efficacia nella sperimentazione di fase 3, negli anziani. È stato condotto su 37 mila adulti over 60, in 22 Paesi. L’efficacia del vaccino, monitorata da un Board indipendente, si è quindi attestata all’83,7% nell’antagonizzare le lesioni nel tratto respiratorio inferiore. Moderna ha già sottoposto i risultati ad una rivista peer-reviewed per ulteriore convalida dei dati. L’autorizzazione al commercio dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2023. Denominato m-RNA-1345, consiste in una singola elica di RNA messaggero codificante per la glicoproteina F di prefusione del nucleocapside del virus. Tale glicoproteina, presente sulla superficie esterna, è necessaria al virus per potersi agganciare alle cellule umane e potere quindi penetrare al loro interno. Questa glicoproteina esiste in due stati, detti di prefusione e post-fusione. Lo stato di prefusione è capace di indurre una forte risposta immunitaria ed è altamente presente anche tra i sottotipi virali RSV-A e RSV-B. Il frammento genomico codificante è inserito in un involucro di lipidi, molto similare a quello utilizzato nei vaccini anti- Covid.

Trattamento innovativo per l’influenza

La Commissione Europea ha approvato Xofluza (baloxavir marbodil) nei bambini di età pari o superiore ad un anno, per il trattamento dell’Influenza e come profilassi post-esposizione. Xofluza rappresenta il primo medicinale antinfluenzale orale monodose approvato per i bambini. Il farmaco ha dimostrato efficacia contro un’ampia gamma di virus, compresa l’attività in vitro contro ceppi resistenti all’ Oseltamivir, nonché contro i ceppi di virus aviari: H7N9 ed H5N1. Rappresenta il primo di una classe di antivirali progettati per inibire la proteina endonucleasi cap-dipendente, che è essenziale per la replicazione virale. Nello studio Blockstone Xofluza ha mostrato un effetto profilattico dopo una singola dose orale, riducendo dell’86% il rischio di sviluppare influenza. Il farmaco è in fase di ulteriore studio in un programma di sviluppo di fase 3, anche nei bambini di età inferiore ad un anno. Era già stato approvato in Europa nel 2021 per soggetti adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni.

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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