Allarme zanzare invasive: come difendersi

Allarme zanzare invasive: come difendersi

17 Luglio 2023 di: Angelo Milazzo 0

Da sempre l’estate si accompagna a fenomeni indesiderati come le punture d’insetti che causano, quanto meno, eritemi e pomfi. Particolarmente rilevante è il fenomeno della diffusione, anche alle nostre latitudini, di zanzare invasive più pericolose di quelle tradizionalmente presenti in Italia. Ciò dipende anche dai cambiamenti climatici che comportano una maggiore frequenza di ondate di calore, di temperature caldo-umide, di alluvioni, di stagioni estive sempre più lunghe e calde, ma anche piovose. Le zanzare infatti proliferano nelle acque stagnanti. In questa stagione l’allarme è particolarmente alto nelle zone recentemente alluvionate. Sono solo le zanzare femmine a pungerci. Il nostro sangue serve loro per sviluppare le uova e quindi per riprodursi.
L’alert proviene anche dal Centro Europeo per la Prevenzione ed in Controllo delle Malattie (ECDC) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), presso cui è attivo il Laboratorio nazionale di riferimento per gli Arbovirus, che coordina la sorveglianza epidemiologica delle malattie trasmesse da questi insetti. Nel nostro Paese oggi sono quattro i tipi più diffusi di zanzare: le zanzare Tigre, la Giapponese, la Coreana e la Culex. L’ Aedes Albopticus, comunemente denominata zanzara Tigre, è molto aggressiva: colpisce anche durante le ore del giorno e anche a livello degli arti inferiori. È arrivata in Italia nel 1990, ed è ormai presente in tutto il territorio nazionale, in particolare negli ambienti urbani. Recentemente sono state introdotte in Italia, soprattutto nelle regioni del nord-est, altre due specie di Aedes (Japonicus e Koreicus) che stanno progressivamente ampliando la loro diffusione. Secondo l’ISS non sembra ancora essere presente in Italia Aedes Aegypty, portatrice del Virus della Febbre Gialla. Tale specie è tornata però a diffondersi in Paesi a noi vicini, soprattutto nell’isola di Cipro e nelle zone del Mar Nero. Aedes Aegypty e Aedes Albopticus possono essere anche vettori di Chikungunya, Zika, e Dengue.
I sintomi da infezione di Chikungunja comprendono febbre e dolori articolari, che possono durare anche per mesi. Nei bambini più piccoli può provocare manifestazioni neurologiche e quadri di scompenso cardiaco. L’infezione da Zika può essere in molti casi asintomatica o manifestarsi con malessere generale e febbre non elevata. Tuttavia, in gravidanza, può avere conseguenze molto gravi sul feto, come la microcrania.
I sintomi dell’infezione da Dengue consistono in febbri spesso emorragiche. In Italia il 60-70% dei casi ha interessato viaggiatori provenienti da Cuba. Abbiamo anche avuto sporadici focolai di Chinkungunja e di Dengue, malattie tropicali in genere assenti nel nostro Paese. Possono originarsi da persone infette che rientrano da zone endemiche, per poi diffondersi da noi, grazie alla presenza del vettore. Gli spostamenti in aereo rappresentano la modalità più efficace di diffusione. Le zanzare Anopheles presenti in Italia non hanno la capacità di trasmettere la malaria.
La zanzara Culex Pipiens, che è la più diffusa da sempre in Europa, è la responsabile della diffusione del Virus West Nile. Questa malattia nella maggior parte dei casi si presenta come una forma influenzale, ma può comportare gravi conseguenze soprattutto sulla popolazione anziana. Il virus è presente in Italia da 15 anni e provoca periodiche epidemie. Nel corso dell’anno 2022 ha causato 51 decessi. Sempre nello stesso anno in Europa sono stati segnalati 1133 casi, tra i quali ben 723 solo in Italia. Il virus viene trasmesso tra gli uccelli attraverso le punture di Culex infette. Incidentalmente viene trasmesso a esseri umani e mammiferi. Nell’uomo circa l’80% delle infezioni sono asintomatiche. La malattia è caratterizzata da un’insorgenza improvvisa di sintomi che possono includere: cefalea, malessere, febbre, mialgie, vomito, eruzione cutanea, astenia marcata, dolori oculari. Le persone anziane e immunocompromesse sono a maggior rischio di sviluppare la malattia neuroinvasiva, che può essere fatale. Non esiste una terapia specifica.

Prevenzione
Per ridurre il rischio di punture l’ISS ci ricorda, tra l’altro di:

  • usare repellenti, i più utilizzati sono icaridina e dietiltoluamide (Deet);
  • usare zanzariere, soprattutto per proteggere i bambini più piccoli e i soggetti più fragili;
  • indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto;
  • svuotare frequentemente i contenitori di acqua stagnante e coprire quelli inamovibili;
  • cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali:
  • svuotare le piscinette per i bimbi, quando non sono utilizzate. 

Si potrebbe inoltre consigliare di scegliere tessuti freschi come lino e cotone e optare per i colori chiari. La climatizzazione impedisce le temperature più elevate, ideali per le zanzare. I profumi e le bevande zuccherate attirano le zanzare.   

 

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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