Problemi cardiovascolari del paziente nefropatico

Problemi cardiovascolari del paziente nefropatico

14 Marzo 2018 Redazione 0

A Caltanissetta, organizzata da Antonio Granata e Giuseppe Leonardi, il 16 Marzo una giornata che si propone di delineare strategie condivise su problemi di interessi comuni tra la specializzazione di Nefrologia e quella di Cardiologia. nella fattispecie, l’ipertensione arteriosa refrattaria e lo scompenso cardiaco rivestono un ruolo preponderante nella gestione tra specialisti cardiologi e nefrologi. Oggi si hanno a disposizione devices e farmaci che consentono di contrastare il danno d’organo e ridurre la mortalita’, migliorando la qualita’ di vita. E’ necessario quindi stabilire un comune percorso diagnostico terapeutico, avere chiare basi fisiopatologiche, validare ipotesi di studio tramite protocolli condivisi. La sinergia quindi tra le societa’ scientifiche e’ fondamentale per coinvolgere tutti gli operatori, diffondere le conoscenze e mettere tutti in condizione di usufruire di metodiche e risorse moderne ed aggiornate. La centralizzazione delle procedure interventistiche permette di uniformare i dati offrendo una maggiore esperienza non frammentata. Lo scambio di informazioni dal punto di vista pratico si svolgera’ anche con un corso di ecocardiografia fatto da cardiologi per i nefrologi e dalla dimostrazione pratica della misura barorecettoriale fatta dai nefrologi per i cardiologi. L’obiettivo sara’ quello dì condividere tre protocolli di ricerca comuni per entrambe le specialita’:
– per la stimolazione barorecettoriale nell’ipertensione arteriosa,
– per la dialisi peritoneale nello scompenso cardiaco refrattario,
– per l’iponatremia nello scompenso cardiaco
ed ottenere con questi dei percorsi Diagnostico Terapeutici comuni e condivisi.

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