Grimaldi (FIMMG):”Ecco perchè il virus non si ferma”

Grimaldi (FIMMG):”Ecco perchè il virus non si ferma”

8 Dicembre 2020 Redazione 0

Un articolo di Domenico Grimaldi, segretario provinciale FIMMG Catania

Mi sembra poter dire che nonostante sforzi e risorse impiegate i servizi di igiene e salute pubblica non sono stati in grado di testare e tracciare come avrebbero dovuto la popolazione per impedire o quanto meno rallentare la diffusione del virus. Asintomatici ,noti ed ignoti ,paucisintomatici ,stretti contatti asintomatici ed altre categorie di soggetti a rischio  non hanno  potuto immagino per problemi organizzativi o carente comunicazione e mancata sinergia fra gli attori del servizio sanitario usufruire dei percorsi idonei per ciascuno con il risultato evidente della perdita di controllo con costante aumento del numero dei casi.La  poca attitudine al rispetto delle regole di sicurezza e all’uso dei dispositivi di protezione individuali unitamente alla violazione di norme comportamentali probabilmente ha fatto il resto. La evidente non corretta organizzazione,la carente formazione degli attori del servizio sanitario e la particolare emarginazione delle attività del territorio come noto escluso fin dai primi segni della pandemia per la impostazione delle risposte date,in prevalenza ospedaliere e specialistiche,ha fortemente depotenziato le forze in campo con deludenti risultati anche a causa del mancato utilizzo di ingenti risorse professionali ed umane territoriali,lasciate a se stesse  fino a pervenire in molti casi all’estremo sacrificio.Che dire poi della evidente inderogabile necessità di servirsi in sinergia dei medici delle persone ,ovviamente in sicurezza,con la fattiva efficace collaborazione  di altre figure professionali abbondantemente chiamate in campo nel corso della emergenza epidemica che in verità operano,come possibile non riuscendo tuttavia ad espletare al meglio  la fondamentale azione di raccordo e controllo dei  tanti  pazienti infetti curabili domiciliarmente di sicuro comunque da vigilare nella possibile evoluzione anche se al momento con pochi o assenti sintomi.
Impostare tutte le volte che viene richiesto una comune azione per  rallentare la possibile evoluzione della malattia con percorsi terapeutici condivisi ad evitare inutili ospedalizzazioni pare essere oggi più che mai urgente.
I medici di famiglia in collaborazione con le altre forze in campo sono ,fin dall’inizio della pandemia,disponibili ad agire tuttavia  le proposte peraltro in qualche modo concordate da tempo con l’azienda sanitaria non sono state ad oggi sufficientemente tenute in considerazione obbligando la medicina generale a difficili frammentate attività a favore dei malati. I medici di famiglia non ci stanno ad essere indicati come professionisti in qualche modo defilati rispetto alle attività di lotta alla pandemia come dimostrano i morti in servizio ad oggi  e l’enorme carico quotidiano di lavoro sopportato quale unico riferimento dei cittadini nel loro territorio.Di sicuro potrà’ esserci qualche possibile eccezione ma la stragrande maggioranza dei medici in campo dimostrano valore e forza della medicina generale nonostante le enormi difficoltà .Se qualcuno cerca responsabili  da indicare per giustificare i suoi errori del passato e del presente non è questo il momento per ricercarli,ora bisogna agire insieme nell’interesse superiore della salute e della vita.

Autore

Redazione

Your email address will not be published. Required fields are marked *