Catania al centro dell’Europa per la due giorni organizzata dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele” dal titolo Global Trigger Tool Methodology: un progetto della Regione Siciliana. Si tratta di un convegno fissato per il primo giugno all’Hotel Sheraton di Catania, che sarà preceduto di un giorno da un workshop di altissimo livello dedicato agli studenti della Scuola di Medicina dell’Ateneo catanese dal titolo “La gestione del rischio clinico: esperienze europee a confronto” che avrà luogo nell’aula magna P.O. “G. Rodolico” di via Santa Sofia a Catania. Si parlerà di un progetto finanziato dalla Regione Siciliana di cui è capofila proprio l’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania che, dal 2013 grazie ad un finanziamento Ministeriale ottenuto dalla Regione Sicilia, lavora con lo scopo di divulgare una innovativa metodologia a contrasto del rischio clinico, sviluppata dall’Institute for Healthcare Improvement di Cambridge, Massachusetts, USA: il Global Trigger Tool. “Una efficace gestione del rischio clinico – spiega il dottore Vincenzo Parrinello, responsabile scientifico del progetto – parte dalla diffusione della cultura della comunicazione dell’errore. Un paziente può essere vittima di un evento avverso che, in maniera del tutto involontaria, può essere addebitato alle cure mediche ricevute durante la degenza. L’errore va prontamente comunicato, per evitare un peggioramento delle condizioni del paziente e, in qualche caso, la morte.” Sicilia dunque regione all’avanguardia per le politiche sanitarie sul rischio clinico, che hanno riguardato tutte le aziende sanitarie e ospedaliere dell’isola. Cento i reparti coinvolti nel progetto, oltre 300 tra medici, infermieri e ostetriche sono stati formati all’utilizzo della Metodologia Global Trigger Tool, 7.000 le cartelle cliniche valutate alla ricerca di eventi avversi per analizzare le cause e proporre azioni di miglioramento. Ma soprattutto totale accoglienza e partecipazione da parte del personale sanitario coinvolto. Il dott. Parrinello aggiunge: “Il modello Global Trigger Tool non rappresenta la soluzione definitiva alle problematiche del governo del rischio nelle organizzazioni sanitarie, ma vuole essere un ulteriore progresso nello sviluppo dei programmi per la gestione del rischio clinico, da tempo avviati dalla Regione Siciliana, con i quali si intende integrare. È illusorio, tuttavia, pensare che la divulgazione di buone pratiche possa, da sola, garantire un efficace miglioramento della sicurezza del paziente. Occorre anche considerare il contesto strutturale, tecnologico, impiantistico ed organizzativo in cui una specifica prestazione viene erogata, le competenze e le abilità degli operatori coinvolti e, nel loro insieme, le risorse necessarie per garantire una prestazione sanitaria sicura ed efficace”. La strada da percorrere è ancora lunga, ma la sicurezza del paziente è una priorità di tutte le organizzazioni sanitarie del mondo, alcune delle quali sono rappresentate nel parterre di relatori, nazionali e internazionali che prenderanno parte all’evento. Tra questi, Peter Lachman, Presidente della Società Internazionale per la Qualità dell’Assistenza da Dublino, Oscar Guzman Ruiz, medico internista presso il Centre Hospitalier EpiCURA in Belgio, Fernando Vasquez, professore ordinario di microbiologia della facoltà di Medicina di Oviedo in Spagna e Maria Unbeck del Karolinska Institutet di Stoccolma, responsabile del progetto Global Trigger Tool in Svezia. All’evento saranno presenti: Massimo Buscema, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurgi e Odontoiatri della provincia di Catania, il sindaco di Catania, Enzo Bianco, Baldo Gucciardi, Assessore Regionale alla Salute, Francesco Basile, Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Catania, Giuseppe Giammanco, Direttore Generale dell’Asp di Catania, Salvatore Paolo Cantaro, Direttore Generale AOU Catania, Antonio Lazzara, Direttore Sanitario AOU Catania, , Carmelo Spica, Presidente Collegio IPASVI di Catania, Giuseppe Murolo, Dirigente del servizio “Qualità, governo clinico e sicurezza dei pazienti” dell’Assessorato Regionale alla Salute.
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