Covid-19, il “Cannizzaro” ringrazia per le donazioni di DPI

Covid-19, il “Cannizzaro” ringrazia per le donazioni di DPI

30 Aprile 2020 Redazione 0

Dalle mascherine alle visiere, dai camici alle casacche: diverse realtà del territorio hanno contribuito negli ultimi giorni alla lotta al Covid-19 donando all’Azienda Ospedaliera Cannizzaro dispositivi di protezione individuale. Oltre mille pezzi di abbigliamento sanitario sono stati consegnati dal Centro Ortopedico Kineo del dott. Innocenzo Secolo, con sede a Catania, che ha destinato agli operatori sanitari 350 camici bianchi, 338 casacche e 335 pantaloni medicali. La Farmacia Terranova di Regalbuto ha recapitato 120 supporti e 240 visiere per la protezione individuale nei reparti Covid-19, complete anche di 2.400 pellicole sostituibili che quindi ne consentono un uso più duraturo e sicuro. Dalle Officine Ortopediche Leonardi, con sede a Catania, Acireale e Giarre, sono arrivate alla Farmacia dell’Ospedale Cannizzaro 100 mascherine di loro produzione e regolarmente in commercio, certificate con grado di filtrazione BFE dunque equivalente a quello delle mascherine chirurgiche. Il Club Soroptimist di Catania ha donato 600 mascherine con certificazione FFP2 e altre 100 di tipo FFP3, testate dal laboratorio dedicato dell’Università di Catania, sono state fornite gratuitamente dalla società TechLab Works. Inoltre, la prossima donazione di altre mascherine di protezione è stata già concordata con l’Azienda dal Rotary Catania Est e Distretto 2110 Sicilia-Malta e dal segretario provinciale UGL Chimici di Catania Carmelo Giuffrida che ha organizzato la raccolta fondi “Un aiuto in più”. «Ringrazio di cuore anche a nome del personale – dice il dott. Salvatore Giuffrida, Direttore Generale – le diverse realtà che con generosità hanno fatto dono all’Ospedale di preziosi DPI, integrando gli sforzi che la Presidenza della Regione Siciliana, l’Assessorato della Salute, la Protezione Civile regionale e nazionale, oltre alla nostra stessa Azienda, stanno sostenendo per garantire la protezione degli operatori. Questa è una necessità primaria e conforta che possa essere soddisfatta con il contributo di tanti privati».

 

Autore

Redazione

Your email address will not be published. Required fields are marked *