Coronavirus, l’ENPAM pronta ad intervenire

Coronavirus, l’ENPAM pronta ad intervenire

17 Marzo 2020 di: Gian Paolo Marcone 0

“La pandemia sta mettendo in evidenza in maniera drammatica l’impreparazione dei sistemi sanitari di tutti i paesi con governi e sistemi democratici a dare risposte rapide ed efficaci. Probabilmente non solo le organizzazioni sanitarie, ma anche le forme di governo e le norme che regolano la vita dei cittadini, non sono adeguate a queste situazioni. Probabilmente non sono state previste, ma neanche immaginate.
Non è un caso se solo gli eserciti hanno previsto precise procedure in caso di epidemie: ma in questo caso sarebbero provocate dal nemico”. Lo ha scritto il vicepresidente vicario ENPAM, Giampiero Malagnino intervenendo sulla grave situazione  ed aggiungendo di non volere affrontare temi che non sono di nostra competenza che spettano agli esperti e alla politica a cui va il compito, per uscire da questa crisi, di affrontarli e risolverli. Ma dobbiamo chiederci cosa può fare l’ENPAM, cassa di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri, in questa fase. Ha già procrastinato e forse dovrà ulteriormente rinviare per quanto reso possibile dallo statuto della Fondazione le scadenze dei versamenti dovuti per il fondo generale (quota A, dovuta da tutti gli iscritti, e quota B, dovuta da chi ha un reddito da libera professione): mai come ora ci potrebbe essere un problema di liquidità e, quindi, rinviare i versamenti significa alleggerire, certamente non risolvere, questo problema. Ma certamente questi interventi non sono sufficienti a dare “tranquillità” ai colleghi che esercitano la libera professione, specie se lo fanno in via esclusiva. La preoccupazione sulla durata dell’emergenza e, soprattutto, di quello che ci aspetta alla fine di questa fase sta attanagliando i colleghi. Preoccupazione per i propri collaboratori che potrebbero non riuscire più a mantenere, preoccupazione per le altre spese fisse del proprio studio, fino alla preoccupazione della propria famiglia! Problemi e incertezze che non abbiamo mai avuto così diffuse e che coinvolgono tutti i professionisti, ma anche tutte le attività autonome. Enpam, con il suo presidente Alberto Oliveti, si sta battendo perché le iniziative che il governo sta prendendo interessino anche i professionisti tutti : paghiamo le tasse come singoli e le paghiamo come categoria (nel 2019 Enpam ha pagato circa 180 milioni di tasse!): abbiamo il diritto di essere tutelati almeno come tutti gli altri cittadini! Le risorse che verranno dallo sforamento del bilancio sono risorse che dovremo restituire negli anni. E le restituiremo anche noi. Dobbiamo quindi usufruirne anche noi. Ora. Condivido Malagnino quando si chiede “perché dobbiamo accumulare patrimonio quando le risorse servono ora? Il governo e il parlamento devono tutelare i professionisti e devono contemporaneamente dare la possibilità alle casse di intervenire in maniera efficace dove gli interventi statali non arrivano!” La stessa battaglia la stanno facendo le associazioni e i sindacati di categoria. Alcuni di questi si stanno battendo per la sopravvivenza fisica dei loro iscritti: i colleghi Medici di Medicina Generale e i tanti colleghi ospedalieri che stanno dando l’anima, il cuore e, purtroppo, la vita in questa battaglia contro il virus cominciata e spesso continuata senza armi di difesa adeguate. I colleghi, medici e odontoiatri lombardi emiliani si sono letteralmente sacrificati per consentire al resto d’Italia di avere più tempo per organizzarsi! Non lo possiamo dimenticare. Enpam vuole intervenire: vuole farlo e richiede di poterlo fare. Non chiediamo soldi, ma di cambiare quello che oggi ci impedisce di intervenire.

Autore

Gian Paolo Marcone

Presidente della Commissione Odontoiatri di Catania. Consigliere Consulta Nazionale ENPAM per la Libera Professione


Email: marcone@cataniamedica.it

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