Celiachia e patologie autoimmuni correlate

Celiachia e patologie autoimmuni correlate

5 Maggio 2018 Redazione 0

Si è svolto sabato 28 aprile 2018 presso Le Ciminiere di Catania, all’interno della manifestazione CamBIOvita – Expo del Sano Vivere, il corso ECM “Celiachia e patologie autoimmuni correlate”. L’appuntamento, organizzato dall’Associazione Italiana Celiachia-Sicilia, in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Catania, si inquadra in un momento storico particolare in cui, con l’approvazione dei nuovi LEA, il passaggio da malattia rara a malattia cronica, consegna di fatto ai Medici di Medicina Generale la gestione del paziente con celiachia.

Questi i relatori che hanno preso parte all’incontro:

  • Giuseppina Costa, presidente AIC Sicilia
  • Antonino Rizzo- Medico di Famiglia e Reumatologo
  • ssa Letizia Tomaselli – Dirigente Medico operante c/o Unità Operativa Endocrinologia, ARNAS Garibaldi Nesima
  • ssa Carmela Cinzia D’agate– A.O.U. Policlinico V. Emanuele P.O. “G. Rodolico” Catania

L’obiettivo del Corso è la formazione dei MMG che rappresenta un’opportunità improrogabile per arrivare alla diagnosi precoce. Al riguardo il presidente di AIC Sicilia, Giuseppina Costa, ha dichiarato: “La diagnosi di celiachia secondo fonti ministeriali tarda ancora 6 anni ad arrivare. Il 26 aprile 2018, con decreto Assessoriale n. 736, è stato recepito dell’Accordo stipulato tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano relativo al documento recante ‘Protocollo per la diagnosi ed il follow up della celiachia’ del 30 luglio 2015 (Rep.Atti n. 125/CSR); occorre pertanto dare massima diffusione a tutti gli operatori del settore sanitario di tale recepimento”.

Il futuro della celiachia è, quindi, la formazione, organizzare incontri periodici potrebbe essere una svolta in un momento storico in cui l’emanazione del decreto sul protocollo per la diagnosi ed il follow up della celiachia rappresenta il primo fattivo passo che la Regione Siciliana sta attuando all’interno di un percorso di tutela del soggetto celiaco di cui l’Assessore Ruggero Razza si era fatto garante, già in dicembre, all’indomani del suo insediamento. “Ci aspettiamo a breve – ha concluso la Costa –  grazie alla convocazione del tavolo tecnico, l’individuazione dei presidi sanitari deputati alla diagnosi di Celiachia (CSR 6 Luglio 2017) e la creazione di un registro regionale della malattia Celiaca (D.A 1231/11), percorsi rispetto ai quali il MMG deve essere tempestivamente informato”.

La recente notizia data dal “decreto Razza”, è un successo tutto di AIC che, fin dal 1979, dialoga con gli interlocutori istituzionali portando la voce dei pazienti presso i tavoli di discussione e nei luoghi di dibattito, cura la relazione con i media e fa rete con le realtà internazionali. Si rapporta con le realtà locali pubbliche e private predisponendo strumenti utili affinché possano svolgere in modo efficace ed efficiente la loro funzione, garantendo un trattamento paritario alle persone celiache che non costituisca più una penalizzazione, neppure minima, nella vita quotidiana in ogni altro contesto sociale.

 

Il corso “Celiachia e patologie autoimmuni correlate” è stato un’occasione per presentare il Booklet- La Celiachia nell‘Età Pediatrica e nell‘Adulto, redatto dalla Fondazione Italiana Celiachia, uno strumento agile destinato ai MMG/PLS. Un vademecum utile per:

  • informare e sensibilizzare i medici che sono la prima linea nell’individuazione di adulti e bambini che ancora non hanno ricevuto una diagnosi di celiachia;
  • identificare tempestivamente i sintomi della celiachia (spesso non classici ed extra-intestinali)
  • indirizzare il paziente verso il corretto percorso di diagnosi;
  • gestire il paziente diagnosticato monitorandone la terapia e lo stato di salute.

 

 

Il corso ha approfondito le correlazioni tra la celiachia e l’artrite reumatoide nonché il diabete di tipo 1.

Illuminante l’intervento del dott. Antonino Rizzo che, in qualità di Medico di Base e specialista reumatologo, ha tracciato le relazioni tra malattie reumatiche infiammatorie e celiachia. Ha altresì sottolineato come il rapporto tra artrite reumatoide, LES, sclerotermia, ed altre connettiviti, non sia allo stato attuale ancora ben definito. Più chiara appare invece il rapporto tra sindromi di Sjögren e la celiachia. Il meccanismo eziopatogenetico che comunque sottende al rapporto tra queste affezioni è legato all’alterata permeabilità della parete intestinale dei celiaci e dal conseguente passaggio in circolo di possibili fattori scatenanti (batteri, virus, ed altro) che innescano una risposta autoimmune dell’organismo. Importantissimo è il messaggio finale del dott. Rizzo: “questo tipo di affezioni reumatiche non vanno solo cercate nei celiaci ma anche e soprattutto vale il contrario, cioè  tra i malati reumatici vanno scovati i celiaci”.

 

La dott.ssa Letizia Tomaselli, invece, ha evidenziato la necessità di una particolare attenzione dei soggetti nei quali è insorto il diabete: “Nelle persone con diabete tipo 1, come in tutti i casi di patologie autoimmuni, è più frequente l’insorgenza di un’altra malattia a patogenesi simile, come la tiroidite, la celiachia o la gastrite atrofica. Inoltre, poiché queste malattie possono in qualche modo influenzarsi negativamente fra loro, nei soggetti con diabete tipo 1 è importante effettuare uno screening periodico degli anticorpi implicati in queste patologie. In particolare, nel caso della celiachia, tutte le Società Scientifiche suggeriscono il dosaggio degli anticorpi antitransglutaminasi alla diagnosi di diabete e annualmente per i successivi 4-5 anni. Successivamente il dosaggio viene ancora effettuato ma a cadenza più lunga, a meno della comparsa di sintomi suggestivi di malattia”.

 

NOTE:

In Italia il Ministero della Salute pubblica annualmente i dati sulla malattia celiaca: dalla mappatura epidemiologica risultano diagnosticati nel 2016, in Italia, 198.427 celiaci, di cui 14.880 In Sicilia. Considerato che questa patologia colpisce circa l’1% mancano all’appello circa 400.000 diagnosi, 36.000 in Sicilia.

La celiachia, chiamata anche malattia celiaca, è un’enteropatia infiammatoria permanente, con tratti di auto-immunità, provocata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. È la più frequente intolleranza alimentare e colpisce circa l’1% della popolazione mondiale. È caratterizzata da un peculiare aspetto istologico della mucosa duodenale: atrofia dei villi, iperplasia delle cripte e infiltrazione linfocitaria.

La predisposizione genetica della celiachia consiste nella presenza degli alleli DQ2 e/o DQ8 del sistema di istocompatibilità di seconda classe (HLA). La presenza di almeno una delle molecole codificate da questi alleli sulla superficie delle cellule presentanti l’antigene è condizione necessaria, ma non sufficiente, per sviluppare la malattia. Infatti, solo il 30% della popolazione che presenta tali alleli sviluppa prima o poi la celiachia, inoltre è ormai accertato che altri fattori ambientali sono necessari affinché la celiachia si manifesti clinicamente. La predisposizione genetica riflette uno degli eventi-chiave nella patogenesi. Infatti, solo le molecole HLA codificate dagli alleli DQ2/8 sono in grado di alloggiare nella propria tasca i peptidi della gliadina e quindi presentarli ai linfociti T che sono le cellule effettrici della risposta immunitaria.

La presentazione della MC è estremamente variabile, tanto che questa condizione è stata definita “un camaleonte clinico”, seppur una maggiore prevalenza di MC si osserva in alcune situazioni (gruppi a rischio), che rappresentano pertanto una chiara indicazione all’indagine sierologica:

  • familiarità: la frequenza tra i familiari del celiaco è di circa il 10 %;
  • altre malattie autoimmuni: soprattutto il diabete di tipo 1 (5-10%), le malattie tiroidee autoimmuni (5%), artrite reumatoide, l’epatite autoimmune e le m. infiammatorie croniche intestinali;
  • di Down (5-10%), di Turner e di Williams;
  • deficit selettivo di IgA, il quale comporta una falsa negatività dei marcatori sierologici di celiachia di tipo IgA.
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Redazione

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