I benefici della domiciliazione nelle lesioni midollari

I benefici della domiciliazione nelle lesioni midollari

5 Maggio 2018 Redazione 0

Il paziente deve tornare a casa quanto prima, per non sentirsi malato”. È racchiusa in questa frase l’importanza di fare riabilitazione. Farla bene, con metodo e coscienza attraverso un lavoro di squadra che metta al centro la persona: quella che era, è ma che, soprattutto, deve tornare a essere al di là del trauma che l’ha colpita. A parlare è Maria Pia Onesta, medico fisiatra e direttore dell’Unità spinale unipolare dell’Azienda ospedaliera per l’emergenza “Cannizzaro” di Catania. La dott.ssa Onesta e tutta l’équipe di quello che è un polo d’eccellenza in Sicilia e nel Sud Italia, fiore all’occhiello di buona sanità, sono stati protagonisti del terzo corso ECM organizzato dalla Fondazione ODA per l’anno formativo in corso. “Il paziente con lesione midollare: dalla presa in carico alla domiciliazione”, questo il titolo dell’evento, patrocinato dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Catania, che ha aperto un interessante focus sul percorso riabilitativo dei mielolesi partendo proprio dall’esperienza di chi, come lo staff dell’Unità spinale, ogni giorno, da sette anni, lavora per accorciare le distanze tra il trauma midollare e la ritrovata autonomia. Un cammino nient’affatto facile; piuttosto, una delle sfide più ardue per la medicina, resa ancora più difficile dalla delicata gestione della prima fase, quella emergenziale. Minuti e ore che possono, se non affrontati correttamente, aggravare le condizioni del soggetto e minare i presupposti del recupero successivo. La lesione midollare è uno degli effetti più devastanti che un individuo possa sperimentare in seguito a un trauma spinale. Una condizione che, nei casi più gravi, comporta disabilità fisica permanente, con pesanti ripercussioni tanto fisiche quanto psicologiche. Ecco perché la parola chiave, in questi casi, diventa “domiciliazione”: un traguardo condiviso dai sanitari e dal paziente, con il coinvolgimento diretto dei caregiver, che rappresenta un passaggio fondamentale nella vita post-lesione. Un obiettivo verso cui l’équipe dell’Unità spinale del “Cannizzaro” lavora con un approccio multidisciplinare, affiancando alle terapie riabilitative standard metodiche all’avanguardia, come il simulatore di guida o il mini appartamento in cui i degenti possono sperimentare il reinserimento nel contesto domestico ancora prima di essere dimessi. Durante il corso ECM, che si è tenuto nella sala riunioni del Pdr ODA “F.lli A. e V. Pecorino Paternò”, i relatori dell’Unità spinale hanno affrontato tutti gli aspetti connessi alla presa in carico del paziente con lesione midollare; dalle problematiche respiratorie fino ad arrivare alla formazione del caregiver, al diario minzionale e alla gestione del dolore: medici, infermieri, terapisti occupazionali, fisioterapisti e infermieri hanno fornito un quadro completo del protocollo riabilitativo eseguito da una struttura d’eccellenza nazionale quale quella diretta dalla dott.ssa Onesta. L’evento ECM “Il paziente con lesione midollare: dalla presa in carico alla domiciliazione” è stato introdotto dal prof. Alfio Pennisi, pneumologo, responsabile dell’Unità funzionale di malattie dell’apparato respiratorio del Centro riabilitativo Mons. Calaciura di Biancavilla e consigliere dell’Omceo, insieme alla dott.ssa Antonella Ignoto, direttore medico responsabile del Cdr “Maria Ss. Del Carmelo” e coordinatore del comitato scientifico della Fondazione ODA. “Con la dott.ssa Onesta e l’Unità spinale, quest’Ordine è legato da un ideale, che può sembrare controcorrente e apparentemente antieconomico: l’importanza della riabilitazione, che la società deve invece riconoscere come indispensabile”, ha detto Pennisi, che ha portato i saluti del Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Catania, prof. Massimo Buscema.

 

 

 

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