Solidarietà e costituzione parte civile dell’Ordine per i medici aggrediti al Garibaldi

Solidarietà e costituzione parte civile dell’Ordine per i medici aggrediti al Garibaldi

4 Ottobre 2019 Redazione 0

L’Ordine dei Medici-Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Catania esprime la
propria solidarietà ai due iscritti aggrediti Giovedì scorso al Presidio Ospedaliero
“Garibaldi-Nesima” assicurando anche disponibilità alla tutela giuridica e legale. I
rappresentanti dell’istituzione attualmente commissariata (Toti Amato, Renato
Mancuso e Marcello Iacopino) stigmatizzando l’ignobile azione degli aggressori,
annunciano la costituzione di parte civile dell’Ordine a difesa di tutta la
categoria professionale. “Quanto accaduto – sottolineano i commissari di cui due
(Amato e Mancuso) sono i presidenti in carica degli Ordini di Palermo ed Enna) –
conferma come i casi di violenza sui sanitari siano, purtroppo, una triste attualità
in Sicilia che è ai primi posti in Italia per numero di aggressioni e come sia
necessario prevedere, come già sollecitato dalla Federazione nazionale, che ci siano
negli ospedali figure e ambienti dedicati a curare l’accoglienza e la comunicazione
con i parenti e con i pazienti. Una corretta comunicazione è, infatti, un fattore
deterrente molto importante. I medici ed il personale sanitario in condizioni di
lavoro frenetiche come quelle che caratterizzano non solo l’emergenza, non hanno il
tempo per spiegare e, spesso, le manovre e gli atti medici sono interpretati in
maniera errata dai parenti che non capiscono l’efficacia dei trattamenti o l’iter
seguito dagli operatori.” Alle Aziende sanitarie ed ospedaliere del territorio etneo
i commissari dell’Ordine catanese chiedono per questo “di impegnarsi per garantire
che i cittadini abbiano una corretta informazione in ogni momento in cui entrano in
contatto con il sistema sanitario e soprattutto durante le attività di emergenza. La
trasparenza delle azioni e la comunicazione sono il miglior mezzo per evitare
incomprensioni e quindi l’insorgere di reazioni violente”.

Autore

Redazione

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