Pediatri FIMP “Tamponi rapidi per gli scolari”

Pediatri FIMP “Tamponi rapidi per gli scolari”

14 Settembre 2020 di: Nuccio Sciacca 0

di Alessandro Manzoni ed Angelo Milazzo

Il recente D.L dell’8 Settembre ha imposto l’esecuzione di almeno un tampone diagnostico per Covid-19, per consentire la riammissione degli studenti alle lezioni. Tale obbligo scatta dopo 3 giorni di assenza dalla frequenza scolastica, ed è previsto per la massima parte delle patologie che interessano bambini e ragazzi.Ciò manderà in tilt il lavoro delle USCA, le unità operative anti-Covid, che già risultano molto impegnate a causa del nuovo aumento di diffusione della patologia. Inoltre le famiglie saranno costrette a tenere a casa i loro figli per parecchi giorni, in attesa dell’esecuzione e dell’esito del tampone, anche se questi sono già completamente in remissione da qualunque sintomatologia. Tale situazione inevitabilmente sarà causa di impedimenti ed assenze dal lavoro dei genitori, oltre a gravi ritardi nella preparazione scolastica degli studenti. Una risposta a questo problema potrebbe venire dalla realizzazione di numerosi drive-in e drive-through, razionalmente dislocati nel territorio, dedicati esclusivamente ai bambini. Inoltre un’accelerazione potrebbe venire dal potenziamento delle apparecchiature di lettura dei tamponi. La soluzione prospettata dai pediatri è rappresentata dall’adozione dei tamponi cosiddetti “rapidi”. I test rapidi rinofaringei danno la risposta al massimo entro 20-30 minuti. Sono un po’ meno attendibili dei tamponi tradizionali, che però hanno finora fornito i risultati in tempi notevolmente più lunghi. I test rapidi sono però gli unici veramente utili nella realizzazione di screening di massa. Sono stati già massicciamente utilizzati nei porti e negli aeroporti. Anche nell’aeroporto della nostra città il loro utilizzo ha fornito risultati molto soddisfacenti. L’obbligo dei tamponi per autorizzare i rientri a scuola degli studenti appena dopo tre giorni di assenza, anche senza sintomi rilevanti, assume infatti più propriamente le caratteristiche di uno screening di massa, piuttosto che corrispondere ad esigenze di diagnosi e cura. Pertanto l’utilizzo dei test rapidi nelle scuole diventa una necessità assoluta, e non una semplice opzione. Quello dei test rapidi è una frontiera in continua evoluzione, che ha visto recentemente una new entry, rappresentata dai cosiddetti test salivari. E’ già stato validato un test prodotto in Italia. L’applicazione nel mondo scolastico sarebbe ideale, soprattutto per i bimbi più piccoli, proprio per l’assenza di invasività, per la rapidità del risultato, per il costo molto contenuto. I test rapidi sono già stati adottati dalla Regione Veneto. Si stanno orientando in questo senso anche le Regioni: Lazio, Emilia Romagna, Friuli, Piemonte, Lombardia, Liguria. La pratica dei test salivari non necessita di operatori professionali, e viene prospettata addirittura come “auto-screening”. Viceversa, i test naso-faringei richiedono personale protetto da DPI, l’inserimento di un bastoncino “in fondo al naso” e sono una procedura operatore-dipendente. In ogni caso la minore sensibilità di tutti i test rapidi è sempre controbilanciata dalla possibilità di effettuarne quantità molto superiori, con tempi molto più brevi, con costi più bassi, con una ripetibilità estremamente più agevole. I test rapidi sono portabili, facili da usare, possono essere utilizzati in contesti in cui le strumentazioni di laboratorio non sono disponibili o non utilizzabili pertanto sui grandi numeri i vantaggi sono irrinunciabili. Infine adottando questa metodica soltanto i casi positivi e quelli molto dubbi avrebbero la necessità di una conferma con tampone naso-faringeo non rapido, “tradizionale”

Autore

Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


Email: nucciosciacca@cataniamedica.it

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