La nostra risposta all’intervento del Prof D’Agata su LA SICILIA

La nostra risposta all’intervento del Prof D’Agata su LA SICILIA

27 Novembre 2016 Massimo Buscema 0

Sbaglia chi attacca l’Ordine! Ecco il testo che è stato pubblicato a mia firma Sabato 26 Novembre sempre su LA SICILIA

Ho letto con molto interesse ed attenzione quanto scritto il 22 Novembre sulle pagine de LA SICILIA dal professor Giancarlo D’Agata ma non posso condividere la quantomeno singolare attribuzione del ruolo che dovrebbe essere dell’Ordine che rappresento. “Non può essere solo e sempre la magistratura a scoprire l’illecito … Dobbiamo essere noi medici a realizzare questo indispensabile cambiamento … Il cittadino ci guarda e vuole rassicurazioni”. In tutto il mondo, e non solo nel nostro Paese, sappiamo bene che il settore sanitario è considerato uno dei più esposti al rischio di illegalità e per questo necessita di adeguati livelli di trasparenza. Questo Ordine ha massima fiducia nel lavoro delle istituzioni che fanno rispettare la Giustizia e mai sconfinerebbe nelle loro competenze. Il cittadino ci guarda in quanto garanti della salute della popolazione nel rispetto delle regole dello Stato. Quindi nessuna ingerenza e soprattutto nessuno scambio di ruoli. In un calderone decisamente maleodorante il professore D’Agata riversa poi una serie di illeciti, o presunti tali in attesa dell’esito definitivo del processo penale, che vanno dagli stent cardiaci del Cannizzaro al recente scandalo dialisi passando per le nomine concorsuali spesso, a suo dire, pilotate a discapito, scrive,  “di giovani colleghi indifesi”. E’ grave però che si inviti l’Ordine dei medici a “condannare questi atti” disconoscendo totalmente l’azione per la legalità da anni intrapresa e testimoniata non solo da forti prese di posizione che non hanno mai lasciato dubbi sulla linea di condotta della categoria medica ma soprattutto dalla immediata apertura di procedimenti disciplinari, e conseguente sospensione allorchè si viene a conoscenza di addebiti contestati in sede penale, a carico dei medici implicati. Mi rendo conto che solo leggendo fino alla fine l’intervento del professore D’Agata si ha contezza di come questo giro di accuse, in fondo, dimostri ancora una volta come “Cicero pro domo sua” cioè scritto dando inizialmente parvenza di ergersi a paladino dei diritti dei più deboli per poi mirare a quello che in partenza era l’obiettivo principale, forse unico, di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Mentre per tutte le altre nefandezze della sanità il professore D’Agata cita senza remore i nomi dei direttori generali, sull’ultima questione (il centro Fivet del Garibaldi) sulla quale si sofferma molto di più e con dovizia di particolari, sorvola  sul nome (…il suo!) del medico danneggiato ingiustamente. Se il professore D’Agata ha rimproveri per la politica e l’amministrazione sanitaria per sue vicende personali, per favore, la prossima volta vada subito al sodo ed esponga i fatti e le eventuali recriminazioni o denunce. Ma soprattutto non vada lanciando accuse sparando nel mucchio, giusto per allontanare sospetti di interessi personali,  senza essere “informato sui fatti” ed in particolare sull’operato dell’Ordine (“Non è più giustificabile la nostra assenza ed il nostro silenzio”)  proprio nel momento in cui questa istituzione fa sentire la sua voce con una forte azione comunicativa nei confronti degli iscritti e si pone come autorevole interlocutore delle istituzioni pubbliche sui temi di salute e sanità.

LEGGI L’INTERVENTO DI D’AGATA SU LA SICILIA

 

 

 

 

Autore

Massimo Buscema

Dal 2011 il professore Massimo Buscema (specialista endocrinologo) è Presidente del Consiglio dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Catania.


Email: presidente@cataniamedica.it

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