Infezioni respiratorie, una “tempesta perfetta”

Infezioni respiratorie, una “tempesta perfetta”

9 Gennaio 2023 di: Angelo Milazzo 0

Le norme igieniche (mascherine, distanziamenti, ecc) praticate nel corso degli ultimi anni ci hanno preservato in gran parte dalle affezioni respiratorie contagiose. Adesso però abbiamo smantellato praticamente qualunque presidio e stiamo pagando caro il “debito formativo immunologico” accumulato negli ultimi anni. C’è chi ha usato il termine di “tripledemic”, per indicare l’epidemia contemporanea dei tre maggiori agenti epidemici: Virus Influenzali, Virus Respiratorio Sinciziale e Sars-Cov-2. In realtà trovano diffusione anche tanti altri agenti infettivi: Rinovirus, altri ceppi di Coronavirus umani, Spreptococchi, Metapneumovirus, Virus Parainfluenzali, Adenovirus, Bocavirus, etc. 

Influenza

L’epidemia in corso è senza dubbio una delle peggiori del secolo, la peggiore degli ultimi 15 anni. Ha già colpito almeno 5 milioni di soggetti. Come sempre i virus hanno cominciato a diffondersi innanzitutto tra i bambini più piccoli, i più “vergini” di immunità. Nell’età under 5 anni abbiamo già superato i 51 casi per mille. I virus in circolazione sono quasi tutti del Tipo A, soprattutto H3N2, ma anche H1N1. Minima la diffusione di virus del tipo B. La sintomatologia, in tutte le età, è spesso indistinguibile da sindromi di tipo parainfluenzale. Comunque i sintomi più tipici restano febbre, osteoartralgie, malessere generale marcato, cefalea, spossatezza, etc. Anche in questo caso scontiamo le conseguenze di una campagna vaccinale iniziata tardi e portata avanti con scarso impegno e scarsa convinzione da parte delle Autorità. Lo spazio che l’informazione ha avuto tra i mass media e gli organi di informazione è stato assolutamente limitato. La pratica delle vaccinazioni risulta limitata persino tra il personale sanitario. La doppia concomitante campagna vaccinale anti-influenza e anti-Covid non è stata portata avanti in maniera efficace. Inoltre viene praticato in maniera assolutamente sporadica il trattamento precoce con farmaci, nonostante questi presidi, soprattutto l’oseltamivir, siano efficaci e siano in commercio da tantissimi anni. Come i vaccini, dovrebbero essere utilizzati soprattutto per proteggere i soggetti più fragili.

Covid e Mers-Cov

Il Covid continua a mietere, nell’indifferenza generale, almeno 80 vittime al giorno, nonostante ancora i nuovi ceppi siano ancora scarsamente diffusi. I dati di diffusione dell’infezione non sono più attendibili, in conseguenza dell’utilizzo massiccio di test casalinghi “fai da te”. Però i dati dei ricoveri ordinari sono ancora in lenta, ma progressiva ascesa. Le coperture con le “quarte dosi” sono ancora nettamente insufficienti e quelle con le “quinte dosi” praticamente inesistenti. Tutto ciò, nonostante siano già state segnalate “doppie infezioni” da virus influenzali e da Sars-Cov-2. Assolutamente trascurabile è invece il pericolo legato alla diffusione del Coronavirus che provoca la Mers. Infatti il contagio interumano è assolutamente eccezionale e la diffusione di tale “Covid del cammelli” è rimasto sempre limitata ai Paesi del Medio-Oriente.

Carenza di farmaci

La situazione è diventata ancora più critica a causa della gravissima carenza di farmaci, soprattutto delle formulazioni per uso pediatrico. Curare i bambini diventa un’impresa quanto non si trovano molecole come: amoxicillina, amoxicillina clavulanata, ibuprofene, cefalosporine. Ci stiamo “arrangiando” usando specialità equivalenti, adattando le confezioni destinate agli adulti, sostituendo molecole con altre che hanno una certa analogia di azione. 

Virus respiratorio sinciziale

La situazione più allarmante si registra tra i bambini nei primi 3 anni di vita. La massiccia diffusione del virus respiratorio sinciziale causa le famigerate “bronchioliti”, che possono complicarsi in polmoniti. I sintomi più comuni sono febbre, disidratazione, wheezing, polipnea, dispnea. Si può arrivare a forme di vera e propria insufficienza respiratoria.  Possono verificarsi convulsioni febbrili. I farmaci e l’idratazione hanno spesso effetti limitati e il ricorso al ricovero ospedaliero, persino in terapia intensiva, è spesso inevitabile. Per gli immaturi e per i soggetti più piccoli e più fragili si dovrebbe praticare una profilassi con l’anticorpo monoclonale palivizumab, ma tale utilizzo è poco diffuso. Stiamo aspettando un anticorpo monoclonale molto più maneggevole che è stato già autorizzato, e di un vaccino specifico, che però è in via di autorizzazione solo per gli anziani.

Streptococco di gruppo A

Lo Streptococco di gruppo A rappresenta la causa più comune di faringite batterica nei bambini. In rari casi i batteri possono anche causare un’infezione grave che può manifestarsi con batteriemia, polmonite, cellulite, osteomielite, fascite necrotizzante. I bambini con infezioni virali come l’Influenza sono a maggior rischio di sviluppare una infezione da Streptococco invasivo. Per il momento, le segnalazioni sono avvenute solo nei Paesi del Nord Europa.

 

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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