“Comunicare il metodo scientifico oggi”: evento formativo ODG ad Acireale

“Comunicare il metodo scientifico oggi”: evento formativo ODG ad Acireale

12 Novembre 2022 di: Staff I-Press 0
ACIREALE – “Comunicare il metodo scientifico”, questo l’interessante focus al centro del seminario – promosso da “La Voce dell’Jonio” – che si è svolto ad Acireale presso la Sala Stampa del Palazzo di Città. L’evento formativo per l’Ordine dei Giornalisti, ha avuto il patrocinio del nostro Ordine – rappresentato da Sebastiano Ferlito – e del Comune di Acireale. L’evento è stato moderato dal giornalista professionista Mario Agostino.
Il tema della comunicazione del metodo scientifico è particolarmente importante oggi, di fronte alla massa di fake news che rischiano di travolgerci, specie nel campo della salute.
L’esperienza del Covid, e lo stato confusionale nella comunicazione degli esperti e delle autorità nella gestione della malattia, ci hanno insegnato alcune cose. In primo luogo che medici e scienziati devono uscire dalla loro torre d’avorio e discutere con i cittadini delle ricerche e delle conoscenze scientifiche. In secondo luogo che ci vuole umiltà e che bisogna avere il coraggio, di fronte alle domande che non hanno ancora risposta, di dire che al momento non sappiamo rispondere, ma grazie alla ricerca abbiamo gli strumenti con cui trovare una risposta. In terzo luogo, che scienza e medicina sono un problema che riguarda non solo gli scienziati ma tutti i cittadini, e che dovrebbe essere affrontato già nei primi anni di scuola.
Il cittadino informato è una garanzia per le scelte da compiere in democrazia.
Dopo i saluti dell’Assessore avvocato Mario Di Prima, del professor Sebastiano Ferlito per l’Ordine dei Medici e del dottor Giuseppe Vecchio direttore de La Voce dell’Jonio sono intervenuti i relatori.
Il dottor Rosario Brischetto, medico internista, ha parlato del metodo scientifico e in particolare delle sue applicazioni nella attività medica. Ha sottolineato che la scienza si nutre di evidenze, cioè di prove e di dimostrazioni sperimentali; il metodo scientifico, elaborato da Galileo Galilei, si basa sull’osservazione dei fenomeni, sulla formulazione di ipotesi per spiegarli, e sugli esperimenti che confermeranno o smentiranno le ipotesi formulate. E la scienza non fornisce la Verità; è anzi caratterizzata dall’incertezza, e le soluzioni proposte hanno un grado più o meno elevato di probabilità. La ricerca scientifica ha il compito di far sì che la probabilità delle conclusioni scientifiche sia talmente elevata da divenire “certezza pratica”; che può essere però smentita nel caso in cui nuove ricerche portino a conclusioni diverse. E il metodo scientifico, applicato in Medicina, tramite il metodo della Medicina Basata sulle Evidenze, è garanzia di appropriatezza per i pazienti e per i medici.
Nel corso del suo intervento il dottor Brischetto ha fatto cenno alla sua pluriennale attività di studioso del metodo scientifico, assieme al collega Franco Cosmi, cardiologo di Cortona, che ha dato luogo alla pubblicazione di alcuni libri, l’ultimo dei quali, “Imparare il metodo scientifico – Da Ippocrate a Garattini”, delinea l’itinerario della conoscenza in campo medico a partire dall’esperienza di Ippocrate, che si serviva della osservazione dei fenomeni per interpretare le malattie e curare i malati, fino alla lezione di Silvio Garattini, maestro della Medicina di oggi.
La professoressa Enza Maria Magnasco, docente di filosofia, ha illustrato la nascita del metodo scientifico, parlando della rivoluzione scientifica del XVII secolo. Con Galileo la scienza, confusa per secoli con la filosofia e legata in modo immutabile alle idee di Aristotele e dei grandi filosofi antichi, scopre che sono indispensabili conferme sperimentali delle teorie, e che la conoscenza si basa sulla evidenza delle prove.
Il professor Carmelo Musmeci, docente di fisica e responsabile del Tribunale per i diritti del malato di Acireale, ha parlato di teorie scientifiche e metodo sperimentale e ha sottolineato che la scienza ha vissuto una nuova rivoluzione, dopo quella di Galileo, all’inizio del XX secolo, con le scoperte di Einstein e col principio di indeterminazione di Heisenberg; dopo di loro è risultato chiaro che la scienza è in grado di fornire probabilità e non certezze, e che la ricerca scientifica è un itinerario aspro e difficile, percorso fra tentativi e errori, con lo scopo di avvicinarsi sempre di più alla comprensione della natura. Ha poi fatto un cenno alla realtà epidemiologica di Acireale, segnalando che negli ultimi anni la mortalità femminile è aumentata, forse per le difficoltà di eseguire le visite di controllo nelle pazienti con patologie diverse dal Covid.
Il dottor Orazio Vecchio, giornalista, responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Azienda ospedaliera “Cannizzaro”, si è soffermato sulla deontologia del giornalista, sulle sue responsabilità e sugli strumenti disponibili, e ha sostenuto la necessità che la divulgazione di notizie scientifiche avvenga secondo i principi dell’etica e del controllo delle fonti. Ha inoltre sottolineato, con esempi pratici, che un attento controllo delle notizie comunicate e pubblicate fa parte dei doveri del giornalista.
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Staff I-Press

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