Una rete integrata per la diagnosi precoce dell’Adenocarcinoma dell’endometrio

Una rete integrata per la diagnosi precoce dell’Adenocarcinoma dell’endometrio

1 Ottobre 2016 Redazione 0

Organizzato allo IOM da Alfio Cannavò aveva l’obiettivo di mettere in risalto il ruolo delle varie figure professionali che si trovano a dover fronteggiare questo problema, a partire dal medico di famiglia che è il primo referente delle pazienti. “Come sappiamo l’adenocarcinoma dell’endometrio è un tumore in crescita nel mondo occidentale , rappresentando il 10% circa di tutti i tumori femminili e si colloca al 4° posto per frequenza dopo mammella, polmone e colon – spiega Cannavò – il dato che colpisce è che, pur essendo un tumore della post menopausa colpisce in circa il 25% dei casi donne in premenopausa con uno spostamento in età fertile di tale tumore. Ciò ci obbliga a considerare più criticamente la nostra condotta in termini di diagnosi precoce staging e protocolli terapeutici , poiché per questo tumore non esiste un vero screening di provato vantaggio. Da qui è nata l’idea di coinvolgere come protagonisti assieme ai ginecologi ospedalieri ,consultoriali e delle strutture convenzionate, anche i medici di famiglia , che rappresentano il front office delle pazienti e senza i quali non è possibile affrontare il tema della diagnosi precoce. Da qui la necessità della rete integrata che consente uno scambio di notizie e di informazioni che in ultima analisi ci consentono di affrontare meglio la lotta a questo tumore”.
Per parlare nello specifico dell’incontro è stato proposto un iter diagnostico, affrontando dapprima il tema della storia naturale dell’adenocarcinoma dell’endometrio a cura della d.ssa Melania Caruso (ginecologo A.O Garibaldi CT) poi sono stati affrontati i ruoli della ecografia dal dr. Salvo Mauro (ginecologo consultorio di Giarre) e della isteroscopia da parte del dr Alfio Cannavò ( ginecologo IOM Viagrande) metodica che costituisce il gold standar per la diagnosi precoce di tale tumore. Infine il dr.Emilio Lomeo ( ginecologo A.O Cannizzaro) ha parlato delle prospettive della metodica resettoscopica per donne in età fertili desiderosi di prole, affette da tale patologia.
I vari interventi sono stati moderati dal dr Mauro Meli (ginecologo Asp CT) e dal dr Michele La Greca ( Ginecologo A.O Garibaldi)
A conclusione una tavola rotonda ha affrontato il tema del ruolo della rete territoriale integrata che ha visto come relatori il dr Antonino Rizzo ed il dr Alfio Impellizzeri (medici di famiglia) Il Dr Giuseppe Camilleri (ginecologo consultorio ASP CT) il dr.Marco D’Asta( ginecologo IOM) Moderatori prof Cianci, Prof Ettore ,Prof Scollo.
Il corso è stato ricco di interventi e di spunti da parte dei partecipanti e ci si rende conto come , anche attraverso incontri di questo tipo , si può fronteggiare una patologia che richiede la concorrenza delle varie figure professionali coinvolte nel coordinare le strategie per una effettiva ed efficace diagnosi precoce dell’adenocarcinoma dell’endometrio
“Un ringraziamento all’AOGOI , alla SEGi , all’ASP di Catania ,all’Ordine dei Medici di Catania ed allo IOM di Viagrande – conclude Cannavò – per il patrocinio e la collaborazione concessa per la realizzazione e la buona riuscita del Corso”.

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Redazione

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