Renzi ai medici siciliani: “Basta con la vecchia politica!” E assicura stabilizzazione, assunzioni ma soprattutto condivisione delle scelte.

Renzi ai medici siciliani: “Basta con la vecchia politica!” E assicura stabilizzazione, assunzioni ma soprattutto condivisione delle scelte.

16 Novembre 2016 di: Nuccio Sciacca 0

“Con voi voglio essere sintetico e franco”, ha esordito così il Premier dopo avere ascoltato con attenzione gli interventi del Presidente Buscema e, a seguire, di tutti gli altri rappresentanti della sanità isolana.  Il Presidente dell’Ordine etneo ha detto che il Piano di rientro affrontato dalla regione siciliana “è stato pagato con lacrime e sangue e ci ha lasciato poveri negli organici. Ma questo governo per fortuna non ha dalla sua la cultura del precariato”. Poi l’assessore alla salute Gucciardi. “Abbiamo due percorsi importanti davanti  ha detto – la rimodulazione della rete ospedaliera e le assunzioni con relative stabilizzazioni. Una per non deve fare da tappo all’altra e per questo chiediamo al Governo nazionale il via libera”. Dopo il saluto istituzionale del Sindaco Bianco è quindi intervenuto il Presidente della Scuola di Medicina dell’Università, Basile. “Peccato che non sia venuto a visitare il nuovo ospedale San Marco – ha detto rivolgendosi al Premier – una struttura che senza l’intervento del Governo l’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico non riuscirà mai a dotare di attrezzature e personale”. Sono quindi intervenuti il presidente dell’Ordine di Palermo, Amato, il coordinatore regionale IPASVI, Zappulla, il direttore dell’ISMETT, Palazzo, dei fisioterapisti, Citarelle, dei tecnici di radiologia e di Cittadinanzattiva, Greco.  Renzi non ha nascosto, prima di entrare nello specifico della realtà sanitaria siciliana che “esiste ancora un distanza siderale tra Nord e Sud, ma questo non è un problema ma una opportunità”. “In Italia – ha detto il presidente del consiglio – si spende in sanità meno di altri Paesi e per giunta spendiamo male con 21 Sistemi regionali diversi e con livelli di assistenza che non sono uguali”. Renzi ha fatto l’esempio dei farmaci innovativi per curare l’epatite C che devono essere disponibili per tutti soprattutto in una popolazione che invecchia citando una frase di Woody Allen secondo cui “invecchiare non è granchè ma è meglio dell’alternativa…”. “Del resto l’Italia  ha proseguito – è il secondo Paese al mondo, dopo il Giappone, per longevità”.  Renzi ha ancora una volta ricordato di avere messo due miliardi in più nel Fondo sanitario nazionale , la prossima approvazione della Legge Gelli sulla responsabilità professionale medica, quella già avvenuta sul terzo settore che adesso aspetta i decreti attuativi ed ha chiesto agli Ordini ed ai Collegi professionali la condivisione di scelte strategiche opportune per azzerare le disparità di trattamento ancora esistenti sul territorio nazionale. “Rigetto l’eredità della vecchia classe politica che applicava solo la pratica del mettere una pezza – ha detto – noi ci impegnamo a trovare le soluzioni con il vostro consenso”. Renzi ha quindi esaltato la figura del giovane medico definendola “cruciale” per la sanità che rimane centrale nel suo programma di governo.

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Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


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