Percorso nascita ancora da migliorare in Sicilia

Percorso nascita ancora da migliorare in Sicilia

19 Febbraio 2017 Redazione 0

A Lentini confronto tra specialisti, politici ed amministratori. Organizzato dallo SMI e coordinato dal direttore dell’Unità di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Lentini, Lucia Lo Presti, il convegno ha fatto il punto sulla situazione regionale. Ancora alto il tasso di mortalità neonatale: nel 2016 è stato 4,8 / 1000 nati vivi a fronte di una media nazionale di 3,3. “Come dire che c’è ancora molto da lavorare – ha commentato il presidente nazionale SMI, Salvo Calì – tenere aperti punti nascita che dovrebbero essere chiusi non è solo un grave rischio ma anche uno spreco che alla nostra regione è costato nel 2016 ben 4 milioni di euro a punto nascita inappropriato ed in totale almeno 50 milioni di euro”. Non sono pochi del resto i punti nascita che hanno chiesto ed ottenuto deroghe ministeriali per particolari situazioni geografiche come Nicosia, Lipari e Bronte. Numerose le chiusure tra cui Licata, Alcamo, Mazara del Vallo, Militello VC, Giarre e Paternò. Oggi i punti nascita sono 48 di cui 42 pubblici e 6 privati. I lavori sono stati aperti dal delegato SMI all’ASP di Siracusa, Carlo Di Stefano che ha sottolineato la costante diminuzione del tasso di fecondità in Italia con un saldo negativo nel 2016 tra nascite e morti andato ben oltre 100 mila.  Alla tavola rotonda, moderata da Nuccio Sciacca, sono intervenuti i parlamentari regionali Cirone e D’Asero, il direttore generale dell’ASP di Siracusa, Brugaletta e gli specialisti Bucolo (direttore Ostetricia Siracusa) e Falsaperla (direttore Pediatria Vittorio Emanuele Catania). E’ emersa una forte preoccupazione dei medici per le gravi carenze di personale che creano non pochi problemi organizzativi. Sono stati anche riferiti i dati di STEN (Servizio di Trasporto per le Emergenze Neonatali) e STAM (Servizio di Trasporto Assistito Materno). Quelli di Catania in particolare sono stati commentati: 21 STAM e 91 STEN di cui 79 attivati e 12 non attivati con una prevalenza, in termini di patologia, respiratoria (68%), chirurgica, cardiologica, prematurità e neurologica. Esiste di fatto una inappropriatezza dei ricoveri nelle UTIN che rende difficile trovare posto in caso di emergenza.  Sono intervenuti il direttore sanitario degli ospedali di Augusta e Lentini, Alfio La Spina, ed il direttore della UOC Neonatologia di Siracusa Tirantello.

 

 

 

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