Perchè diciamo No allo spot televisivo sui risarcimenti

Perchè diciamo No allo spot televisivo sui risarcimenti

31 Dicembre 2018 Diego Piazza 0

Medici ed Odontoiatri pensavano ad un fine anno certamente diverso da questo, non possiamo nasconderlo. Siamo tutti consapevoli, infatti, delle difficoltà oggettive che la nostra professione incontra ogni giorno causata, tra l’altro, dalla carenza di organico e di risorse che ci costringe, per tutelare la salute della popolazione, a sacrifici non indifferenti nella nostra attività quotidiana. Ma che il 2018 dovesse essere salutato da una levata di scudi di tutti gli Ordini dei medici italiani e per primo dalla nostra Federazione nazionale non potevamo immaginarlo davvero. E come poteva essere diversamente all’indomani degli spot di “Obiettivo risarcimento”, trasmessi in prima serata sulle reti televisive della Rai, che invitavano i pazienti non soddisfatti dei risultati delle cure a rivolgersi ad una società privata per valutare un’azione di rivalsa contro il Servizio Sanitario nazionale. Anche questo Ordine, con il suo Consiglio Direttivo che ho l’onore di presiedere, ritiene che, fermo restando il diritto di libera impresa che caratterizza il nostro ordinamento, è inaccettabile l’evidente finalità di promozione della conflittualità giudiziaria tra medici e pazienti che si cerca di ottenere, invogliando ad azioni di rivalsa nei confronti dei medici, degli odontoiatri e del SSN, chiunque, a torto o a ragione, si ritenga non soddisfatto di una prestazione ricevuta. Ho letto e condivido anche a nome dei professionisti della nostra provincia la lettera che il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli ha inviato al Ministro Grillo ed alle reti Rai e Mediaset, in sede di Commissione vigilanza, in cui sottolinea come “medici e odontoiatri italiani, come evidenziato da numerose indagini e statistiche sono tra i migliori al mondo in termini di competenze, professionalità e dedizione ed il livello del nostro Welfare, che sconta una carenza consistente di risorse e strutture adeguate, è tra i migliori al mondo e riesce comunque a far fronte all’assistenza sanitaria, pur in presenza di mancate retribuzioni e turni di lavoro effettuati sotto organico”. Ecco perché proprio il periodo che è tradizionalmente quello dei bilanci e delle riflessioni rende ancor più inaccettabile la strumentalizzazione che, per puri fini di lucro, è stata pubblicizzata, volta a sostanziare l’idea che l’eventuale esito indesiderato di una prestazione, sia solo ed esclusivamente conseguenza di una malpractice professionale. Adesso, interpretando la volontà dei colleghi etnei, ci schieriamo con l’indignazione nazionale e chiediamo che le autorità competenti attivino le iniziative a tutela della Professione medica e odontoiatrica, rappresentata da una categoria tra le più qualificate del nostro Paese e che costituisce ancora un importante caposaldo della nostra struttura sociale per impedire venga reiterata la diffusione di un messaggio pubblicitario falso, fuorviante e rischioso per la tutela dei cittadini e della loro salute.

Autore

Diego Piazza

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