Patologie virali, manteniamo alta l’attenzione!

Patologie virali, manteniamo alta l’attenzione!

3 Marzo 2023 di: Angelo Milazzo 0

Influenza aviaria

Dopo i casi confermati di trasmissione del virus H5N1 ad alta patogenicità dagli uccelli ad alcune specie di mammiferi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha invitato tutti i Paesi ad innalzare il livello di allerta nei confronti dell’arrivo di una nuova pandemia di influenza sostenuta da un virus di origine aviaria. Il virus H5N1, come molti altri virus respiratori, ha un tasso di mutazione piuttosto elevato. Alcuni ceppi attualmente circolanti tra gli uccelli hanno mostrato mutazioni considerate segni di adattamento ai mammiferi. La sorveglianza genetica consente di identificare correttamente il virus, ma anche di studiarne le mutazioni. Sebbene colpisca il pollame e gli uccelli selvatici, già gli attuali ceppi di influenza sono capaci di colpire anche i mammiferi, uomo compreso. Esistono categorie professionali più esposte al rischio, come allevatori, veterinari, macellatori, trasportatori. Per questi soggetti è particolarmente raccomandata la vaccinazione contro l’influenza umana, per prevenire fenomeni di ricombinazione genetica tra virus umani e virus aviari. Gli antivirali orali che vengono usati contro i virus umani dovrebbero avere una certa efficacia anche nei confronti dei virus aviari. Alcune case farmaceutiche, come GSK e CSL Seqirus, in collaborazione con le autorità sanitarie statunitensi, stanno approntando dei vaccini specifici. In caso di pandemia, il problema consisterà nella capacità di produrne quantità enormi, nell’arco di pochi mesi.

Virus Respiratorio sinciziale

Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) è il più temibile tra gli agenti patogeni che colpiscono le vie respiratorie nei primi anni di vita. A livello mondiale, le sue infezioni delle vie aeree inferiori provocano almeno 100 mila decessi. Nell’attuale stagione le infezioni hanno dimostrato una enorme recrudescenza, legata all’abbandono dell’uso di mascherine e di altre misure di prevenzione. Recentemente l’EMA ha approvato un anticorpo monoclonale specifico che si caratterizza per una lunga emivita e conferisce una protezione per almeno 5 mesi, cioè per tutta la stagione autunno-invernale. È utilizzabile in una singola somministrazione e ha dimostrato la capacità di ridurre di almeno l’80% le infezioni respiratorie da VRS. Le più importanti società scientifiche della Medicina Generale, della Pediatria e dell’Igiene hanno chiesto con determinazione che venga riconosciuto non quale presidio terapeutico, come sempre avvenuto per gli anticorpi monoclonali, ma come presidio preventivo. Conseguentemente, hanno chiesto l’inserimento del farmaco nel Calendario Nazionale di immunizzazione, che corrisponde in gran parte al Calendario Vaccinale. È stata suggerita la somministrazione universale direttamente in ambito ospedaliero, prima delle dimissioni dai reparti di maternità, per tutti i bambini nati nel periodo epidemico ottobre-marzo. I nati nei mesi successivi dovrebbero essere immunizzati passivamente a ottobre dell’anno di nascita, a cura dei servizi territoriali o del proprio pediatra. La Pfizer sta sviluppando un vaccino specifico, che dovrebbe ricevere l’approvazione dell’FDA entro la prossima estate. Il vaccino monodose viene sperimentato anche fra le donne in gravidanza, nel secondo e nel terzo trimestre. È stato dimostrato che gli anticorpi attivati vengono trasmessi al feto e proteggono i neonati durante almeno i primi 6 mesi di vita. I test stanno dimostrando un’efficacia almeno dell’82%. L’azienda competitor Moderna sta addirittura portando avanti studi per realizzare un vaccino trivalente, contro Covid, Influenza e VRS. Stanno anche sperimentando procedure con l’utilizzo di mRna geneticamente modificato. 

Covid

Per la prima volta i vaccini contro il Covid sono stati inseriti dal CDC americano nel calendario delle immunizzazioni raccomandate per i bambini. Negli States già da tempo vengono vaccinati anche i bambini dai 6 mesi in su. Gli esperti dell’OMS propongono la realizzazione di vaccini somministrabili per via nasale o per via orale. Sarebbero molto più facilmente conservabili, trasportabili e somministrabili, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Soprattutto, attiverebbero l’immunità mucosale, anche con la produzione di IgA specifiche. Finora, solo in Cina sono stati adottati nella pratica clinica. L’EMA non ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio del Monupiravir (Lagevrio).

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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