L’intervento del responsabile del Servizio epidemiologico dell’ASP di Catania, Mario Cuccia, non è stato sufficiente per  tranquillizzare i pediatri catanesi riuniti il 7 Settembre sera nella sede di Via Fusco della FIMP provinciale per discutere sull’applicazione della Legge 119 del 31 luglio 2017, sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola. Il presidente della FIMP etnea Giuseppe Mazzola ha ricordato ancora una volta che “non esistono rischi aggiuntivi tali da controindicare la vaccinazione nei soggetti già immuni per malattia naturale o precedente vaccinazione per una o più malattie. Pertanto l’utilizzo di vaccini combinati non pone alcun problema di incremento della frequenza e della gravità di effetti collaterali rispetto ai vaccini monocomponenti”. Ma le perplessità sono emerse soprattutto a proposito dell’autocertificazione che il genitore deve fare per potere iscrivere il proprio figlio a scuola. “Solo i punti che riguardano la effettiva vaccinazione o la prenotazione sono scevri da rischi di interpretazione – ha detto Cuccia – per il resto bisogna fare molta attenzione”. L’epidemiologo ha anche lamentato la difficoltà di provvedimenti sanzionatori a carico di chi non effettua, ad esempio, la dose antimorbillo visto che “la legge è di fatto nata per contrastare la diffusione della patologia ma ha una estensione temporale per la somministrazione vaccinale tale da impedire di essere impugnata, eventualmente, dall’autorità giudiziaria”. Soddisfatto Mazzola della partecipazione e dell’interesse al confronto dimostrato dai pediatri etnei che hanno gremito la piccola aula della FIMP. “Il modo migliore di affrontare le tante problematiche emerse – ha detto – era proprio il confronto diretto con l’ASP e così abbiamo fatto sperando di avere chiarito quello che era ancora oscuro anche se molti sono ancora i passaggi da affrontare con l’utenza”.