Il punto sulle emoglobinopatie al Garibaldi

Il punto sulle emoglobinopatie al Garibaldi

7 Ottobre 2017 Redazione 0

Con il saluto del presidente dell’Ordine prof. Massimo Buscema hanno preso il via il lavori della settima edizione del Corso di aggiornamento ECM dal titolo “Il punto …. sulle Emoglobinopatie” organizzato dall’U.O. Dipartimentale di Talassemia dell’ARNAS Garibaldi e dai responsabili scientifici dott. Roberto Lisi e dott. Vincenzo Caruso, con il patrocino dello stesso Ordine e dell’ASP 3 di Catania. Particolare evidenza, nella prima relazione del corso, è stata data alla necessità della prevenzione di una patologia che è in aumento in Italia e nel mondo a motivo della migliorata assistenza e cure per la talassemia trasfusione dipendente (major) e quelle cosiddette “intermedie” che portano spesso a una scelta consapevole della coppia nel proseguire la gravidanza di un feto affetto, e per per quanto riguarda le emoglobinopatie (e specificatamente la drepanocitosi o anemia falciforme), per il fenomeno migratorio con tantissimi nuovi pazienti afferenti specialmente dalle regioni sub-sahariane dell’Africa alle nostre coste. Una prevenzione che passa anche attraverso una corretta diagnosi di laboratorio eseguita da personale specificamente addestrato ed esperto nell’esecuzione degli specifici esami di laboratorio (HPLC ed emocromo) in stretto contatto con i clinici talassemologi. A relazionare su tali aspetti è stato il dott. Antonino Giambona, responsabile del Laboratorio di riferimento regionale  per la diagnostica delle emoglobinopatie dell’ospedale “Cervello” di Palermo che ha portato anche gli eccellenti risultati della diagnosi prenatale attraverso la metodica della “celocentesi”, con la quale può essere fatta diagnosi di emoglobinoaptia già alla settima settimana di gravidanza. Gli interventi del dott. Caruso e del dott. Lisi hanno ripercosso la diagnosi e gli aspetti clinici e  terapeutici della talassemia, con le nuove terapie sperimentali e trapiantologiche che aprono nuovi scenari su una patologia già definita a prognosi aperta (il Registro siciliano delle talassemie ed emoglobinopatie dell’assessorato – RESTE – registra un incremento di nuovi nati ma anche un’età media dei pazienti affetti da forme gravi di oltre 40 anni); e della drepanocitosi con l’urgenza di una tempestiva diagnosi delle complicanze (come la crisi toracica acuta nel bambino e nell’adulto o lo stroke) e una terapia del dolore entro 30 minuti dall’accesso al Pronto soccorso (codice almeno giallo al triage). Il dott. Santi Sciacca, direttore del SIMT del “Garibaldi”, sul tema “Emoglobinopatie e donazione di sangue” ha sottolineato come la migliorata organizzazione del Servizio trasfusionale, in uno con l’ottimizzazione dei concentrati eritrocitari in termini di qualità e sicurezza, ha consentito una regolare terapia trasfusionale dei pazienti emoglobinopatici anche nel periodo critico dell’estate e nonostante la lieve flessione del numero di sacche raccolte in Sicilia (rispetto agli anni passati). Hanno infine ribadito la necessaria ed indispensabile collaborazione tra istituzioni (Servizio trasfusionale), organizzazioni di volontariato del sangue  e pazienti rispettivamente il dott. Salvatore Caruso, presidente della FIDAS Sicilia e dell’ADVS-FIDAS di Catania, e la Sig.ra Milena Nicotra presidente dell’Associazione Talassemia Ospedale Garibaldi (ATOG) di Catania.

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Redazione

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