Corsie in viola per la Giornata Mondiale della Prematurità

Corsie in viola per la Giornata Mondiale della Prematurità

21 Novembre 2020 Redazione 0

Il 17 novembre di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale della Prematurità (World Prematurity day), celebrata in più di 60 paesi, che dal 2011 ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità e della malattia nei neonati, per dare voce alle famiglie dei piccoli pazienti. Il ” fenomeno della prematurità” è un fenomeno in aumento, poco conosciuto, ma che coinvolge in tutto il mondo il 7-9% dei neonati: solo in Italia sono oltre 40.000 i bambini che nascono prima della trentasettesima settimana di gravidanza. L’assistenza di un neonato prematuro, soprattutto se pesa < 1500 g, necessita di una terapia intensiva specializzata, con un alto impegno di risorse umane ed economiche, perchè l’obiettivo non e’ solo la sopravvivenza , ma la prevenzione degli esiti e la qualità della vita, in un percorso che non finisce con la dimissione del paziente, ma prosegue con il monitoraggio dello sviluppo globale del “nostro” bambino. Da tutto ciò scaturisce l’importanza di sensibilizzare genitori, medici e opinione pubblica su una questione così delicata: prenderci cura dei prematuri significa prenderci cura del nostro futuro. Nel 2008, alcune organizzazioni nazionali di genitori hanno unito le loro forze per creare un gruppo internazionale che raccogliesse le famiglie a livello europeo e globale: a partire da questa iniziativa, dal 2009 la Giornata viene celebrata in Europa e dal 2011 ogni anno il 17 novembre il World Prematurity day, sostenuta dalla European Foundation for the care of newborns infants (EFCNI – Fondazione Europea per l’assistenza dei neonati), insieme ad altre Organizzazioni nazionali in altri continenti. La scelta della data è dovuta al fatto che uno dei fondatori di EFCNI, dopo aver perso nel 2006 i suoi tre gemelli nati prematuri, è diventato padre di una bimba sana proprio il 17 novembre 2008. In occasione della Giornata Mondiale, in tutto il mondo vengono illuminati monumenti o punti di interesse con il colore viola, colore che nel mondo rappresenta la prematurità. Anche la nostra città e la sua provincia, come ogni anno, si è tinta di viola grazie alla attenzione “sociale” di chi ci rappresenta come il Dott. Vito Bentivegna , commissario straordinario della Città metropolitana di Catania e la Dott.ssa Barbara Mirabella, assessore alla Pubblica Istruzione, Attività e Beni Culturali, nonché grazie anche ai Sindaci dei numerosi comuni catanesi, senza dimenticare i Parroci delle nostre chiese e i cittadini più sensibili. A questa iniziativa, importante segno di “impegno civile”, si unisce la Direzione Generale dell’Arnas Garibaldi, rappresentata dal Dott. Fabrizio De Nicola, e il Dipartimento Materno Infantile, diretto dal Prof. Giuseppe Ettore, illuminando di viola l’ingresso del Presidio di Nesima. In quest’anno “atipico” siglato “Covid-19”, la Terapia Intensiva Neonatale (TIN), diretta dalla Dott.ssa Gabriella Tina, ha partecipato all’evento coinvolgendo, insieme ai genitori ed agli operatori del Reparto, con il motto della Società Italiana di Neonatologia, “Prendiamoci cura del futuro”, tutte i consulenti e le figure quali i volontari dell’ Associazione ABC e Mani di Mamma, che ruotano attorno al Prematuro. Questo piccolo “fragile” paziente, con i suoi bisogni, ogni giorno ci dimostra come il successo dipende solo da un buon lavoro svolto in equipe, dove l’impegno dei Neonatologi e degli Infermieri della TIN si completa con quello dei Professionisti presenti nella Azienda Garibaldi: Consulenti con competenze “speciali” ed operatori dedicati, come logopedisti, fisioterapisti, audiometristi, tutti insieme artefici di successi anche nei casi più complessi. Infine, grazie a tale collaborazione, i Neonatologi della TIN di Nesima possono realizzare quella sorveglianza attiva postdimissione che viene definita follow-up del prematuro: essa, valutando il bambino nella sua complessità di individuo, oltre che essere un indice di best practice, realizza uno di quei diritti sanciti dalla “Carta del bambino nato prematuro”.

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Redazione

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