Accogliamo con favore la proposta che, dopo le infinite battaglie portate avanti in tutta Italia con l’Ordine di Catania sempre in prima linea, arriva in Parlamento sul tema della violenza nei confronti dei medici. Lo scorso 11 Luglio è stata, infatti, presentata alla Camera una proposta di legge che mira ad apportare una modifica all’articolo 357 del codice penale, in materia di attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale ai medici e al personale sanitario nell’esercizio delle loro funzioni. Potrebbe essere il risultato, certamente non risolutivo ma di sicuro importante, di dibattiti anche molto aspri promossi nel solo interesse di proteggere l’incolumità dei medici e di poter garantire sempre ai cittadini la migliore assistenza. Mi auguro che possa avviarsi così un percorso condiviso anche perchè con grande responsabilità scegliamo di assumerci questo impegno, al di là delle prerogative di rappresentanza dei soli medici, a sostegno di chiunque – infermieri, operatori sanitari – si trovi a dare assistenza sanitaria. Senza mai barricarsi dietro divisioni di ruoli o competenze, perché chiunque si spende per salvare una vita prestare assistenza è parte di una famiglia professionale che va protetta e guidata. E nessuno può essere lasciato solo. Non dobbiamo abbassare la guardia. É importante che l’iter vada avanti spedito e che si arrivi presto al risultato finale. Tutti i medici e gli operatori sanitari si aspettano ora una concreta adesione delle diverse forze politiche ad una proposta di legge che non può e non deve vedere divisioni, perché è il simbolo di una battaglia di civiltà che riporti il rapporto tra sanità e cittadini nell’ambito del massimo sostegno reciproco e non del contrasto.