Confronto multidisciplinare sul dolore

Confronto multidisciplinare sul dolore

25 Giugno 2019 Redazione 0

Da sempre  il genere umano ha cercato di comprendere e controllare il dolore, com’è noto  da documentazioni storiche giunte a noi attraverso i secoli da ogni civiltà e da ogni gruppo culturale. Le conseguenze emozionali e fisiche del dolore sono state enfatizzate da filosofi, poeti, scrittori e scienziati. Dobbiamo a John Bonica, nato a Filicudi nel 1917 e poi emigrato negli Stati Uniti, medico ed anestesista,   il primo trattato sul dolore “Management of Pain” pubblicato nel 1953, del quale lui stesso curò la seconda edizione del 1992.  Egli nel 1973  diede vita  ad IASP , Associazione Internazionale sullo Studio del Dolore,  e fondò la prestigiosa rivista Pain nel  1975.  Nel 1976 nacque il capitolo italiano AISD ( Associazione Italiana per lo Studio del Dolore). Prima della IASP, il dolore non era considerato definibile. E proprio il dolore acuto e cronico, è stato al centro di un incontro con crediti ECM che si è svolto a Villa tria a Viagrande.  Le definizioni del dolore acuto e cronico della IASP sono oggi universalmente accettate, come relazionato dal dr. A. Bellissima. Bonica smise di considerare il dolore come un sintomo ed iniziò a considerarlo una vera e propria patologia da curare. Infatti, il dolore è causa di notevoli reazioni neuroendocrine e conseguenti effetti metabolici , quali iperglicemia, catabolismo proteico, tachicardia, vasocostrizione generalizzata, contrazione della diuresi etc.. che senz’altro incidono sui tempi di ricovero, sul recupero e sulla qualità di vita dei pazienti,  soprattutto se già affetti da preesistenti patologie. Nel 2001 la JCAHO Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations raccomandava la monitorizzazione del dolore all’interno delle strutture ospedaliere. Nel 2001 con la legge “Ospedale senza Dolore” il Ministero della Salute riconosceva l’utilissimo ruolo delle Terapie del Dolore, e  con la legge 38/2010 , art. 7,  il dolore diventa il 5° parametro vitale da “misurare” e trascrivere all’interno della  cartella clinica dei nostri pazienti, come descritto dal dr. A. Leuzzi.

Il Controllo del Dolore Postoperatorio , come riferito dalla dr.ssa  D. Di Stefano,  si ottiene tramite Analgesia Multimodale, associando più farmaci , vie di somministrazione e tecniche anestesiologiche. Le Tecniche Anestesiologiche Locoregionali Centrali e Periferiche, che prevedono la somministrazione di anestetici locali in single shot , o tramite cateterini  peridurali o perinervosi in infusione continua, danno ottimi risultati. Il dolore postoperatorio può evolvere in dolore neuropatico cronico, e divenire fortemente  invalidante per il paziente.  Il Dolore Neuropatico Cronico è una vera e propria patologia, e dalle forti componenti emozionali, come il dr. P. Rubicondo ha evidenziato, trattandone esaurientemente gli aspetti  diagnostici e terapeutici. Non si può naturalmente prescindere dalla conoscenza delle vie e della fisiopatologia del dolore, come relazionato  dalla dr.ssa  T. Lo Cicero.  La dr.ssa S. Rapisardi ha riferito con chiarezza riguardo la complessità  e gli effetti devastasti del dolore oncologico ,  sottolineando quanto siano fondamentali in questi pazienti percorsi multidisciplinari,  umanizzazione delle cure , e sostegno socio-economico.

La Terapia del Dolore, come descritto dal dr.  S. Caramma,  si avvale di cure farmacologiche, ma anche di tecniche antalgiche invasive che si distinguono in tecniche neurolesive e neuromodulative.  Ogni metodica antalgica invasiva è considerata un atto chirurgico con possibili complicanze, e pertanto va eseguita in sala operatoria. Oggi, più di 30.000 persone l’anno vengono trattate con neurostimolazione cordonale (Spinal Cord Stimulation , SCS)  , valida opzione di trattamento in svariate patologie dolorose croniche.

 “ e’ più facile trovare uomini disposti a morire che trovare quelli disposti a sopportare il dolore ” ( Giulio Cesare)

“non abbiate paura del dolore. O finirà o vi finirà” ( Seneca)

“ il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del dolore è ancora dolore” ( Lord Byron)

“sebbene il mondo sia pieno di sofferenza, è anche pieno di vittorie sulla stessa” ( H. Adams Keller)

L’articolo/resoconto è stato redatto dalla dott.ssa Daniela Emanuela Di Stefano Dirigente Medico U.O.C. Anestesia Rianimazione P.O. Garibaldi Centro

 

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