Assolto Santonocito “Giudizio immediato per uscire dal limbo”

Assolto Santonocito “Giudizio immediato per uscire dal limbo”

28 Marzo 2017 di: Nuccio Sciacca 0

Pubblichiamo con piacere la lettera inviata dal Direttore Generale dell’ARNAS Garibaldi, Giorgio Santonocito, in merito alla decisione del Tribunale per la vicenda “bilancio” del Comune di Catania.

“Oggi è stata ristabilita una verità importante per me, come uomo e come professionista, e per la Città che, in ruoli diversi, continuo a servire. La sentenza di oggi, pronunciata dal Giudice Alessandro Ricciardolo, nel giudizio per falso ideologico che negli ultimi tre anni mi ha visto imputato, insieme ad un’intera Amministrazione comunale, segna infatti una traccia importante nella storia recente del Comune di Catania e delle amministrazioni locali in generale. Un reato, quello di falso, particolarmente odioso per chi, come me, ha dedicato vent’anni della propria vita professionale a servizio della pubblica amministrazione, muovendosi sempre orgogliosamente entro i confini della legalità e della onestà. L’assunto dell’Accusa muoveva da un ragionamento che, se valido, avrebbe finito per travolgere molte delle amministrazioni comunali che, a seguito della contrazione drastica dei trasferimenti regionali e comunali, si sono trovate ad affrontare severe crisi finanziarie: molti di questi comuni (una ventina solo in Sicilia, centinaia in tutta Italia) si sono avvalse della procedura nota come predissesto, spalmando l’indebitamento cumulato in un’ orizzonte temporale più ampio, tutte hanno adottato dal 2011 al 2012 le più stringenti norme in materia di residui attivi ed in materia di conciliazione delle partite debitorie e creditorie con le proprie società partecipate. Tanto più inaccettabile perché, in questo caso, si finiva per colpire chi aveva operato alacremente per sanare i guasti (debiti, disallineamenti, residui attivi vecchi ed a lento ciclo di esazione) che altri avevano causato, non avendone provocato nessuno nella propria gestione. Per questo ho ritenuto, unico fra i vari indagati, di assoggettarmi al giudizio immediato, già nella fase preliminare del Giudizio: non potevo permettermi di restare un giorno in più del necessario nel limbo di un processo che si preannunciava lungo, perché enorme e complessa era la massa di dati sotto osservazione. La verità è che i miei cinque anni alla guida della Ragioneria Generale del Comune di Catania, sono stati anni di grande crescita umana, prima che professionale, per i grandi professionisti ed uomini che, ciascuno nel proprio segmento di attività, cercava di rimediare al disastro finanziario in cui il Comune era sprofondato. Anni difficilissimi solo illuminati dal senso del dovere, dalla certezza di fare la cosa giusta per la propria Città, per le decine di fornitori e di famiglie che aspettavano quanto loro dovuto, con fiducia. Una Città che, occorre ricordare, si era spenta. Letteralmente. E che andava fatta ripartire. Non posso non ricordare con dolore questi ultimi tre anni di accuse, tre anni di (spesso) violenta e gratuita campagna mediatica, che hanno continuamente messo in dubbio la mia serietà e la mia stessa dignità di professionista a servizio della pubblica amministrazione. Ritengo, tuttavia, che chi svolge ruoli di amministrazione debba assoggettarsi al regime dei controlli: il mio operato presso il Comune di Catania è stato sottoposto al vaglio dei Ministeri vigilanti, dell’IGF, della Corte dei conti. Poi al vaglio della Magistratura penale. Ho accettato con serenità questo ulteriore grado di controllo, cercando di fornire, con semplicità e chiarezza, tutti gli elementi di giudizio, che una Magistratura sempre attenta, pur nella diversità dei ruoli che il nostro Ordinamento prevede, non ha mancato di analizzare, valorizzare, giudicare. Non posso non stigmatizzare la demonizzazione mediatica che taluni hanno inteso sbandierare, quasi che indagato equivalga a colpevole: chiunque serva la Pubblica Amministrazione sa, deve sapere, che nel proprio essere trasparente, cristallino, oggetto di continua osservazione, trova l’equilibrio il nostro sistema democratico. Mi si consenta in ultimo di ringraziare quanti sono rimasti serenamente al mio fianco in questi lunghi anni, il mio legale, il mio consulente, la mia famiglia, ma anche chi, nel mantenere gli incarichi affidatimi o anche, semplicemente, nel lavorare al mio fianco, non mi ha mai fatto mancare la propria stima e fiducia”.

Giorgio Santonocito

Autore

Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


Email: nucciosciacca@cataniamedica.it

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