Affluenza elettorale al 36%, segno di condivisione

Affluenza elettorale al 36%, segno di condivisione

21 Luglio 2017 di: Nuccio Sciacca 0

“Una competizione elettorale dove non ci sono contrapposizioni ma che riesce a portare alle urne oltre un terzo degli aventi diritto è un chiaro messaggio di condivisione che si pone oggi all’attenzione di tutto il Paese”. Ne è convinto il Professor Massimo Buscema, presidente uscente dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi ed odontoiatri della provincia di Catania al termine di tre giornate elettorali (16,17 e 18 Luglio) molto intense che si sono svolte nella storica sede del Lungomare. Il seggio elettorale si è chiuso Lunedì alle 22 e sono ancora in corso gli scrutini delle schede votate: su 9246 medici e 1028 odontoiatri chiamati alle urne hanno votato ben 3565 iscritti con una percentuale del 36% ben aldisopra del quorum richiesto (10%). “La legge stabilisce che in prima convocazione sia necessario un quorum del 30 per cento e del 10 in seconda convocazione – spiega Buscema – noi siamo riusciti ad ottenere più del trenta per cento con la seconda chiamata alle urne e senza che ci fossero liste contrapposte. Così non è stato, anzi…”.  Ma per Buscema “il segnale da cogliere non è legato solo ai numeri, già significativi di per sé, ma al palese riconoscimento che la squadra che ha diretto l’Ordine ha fatto un buon lavoro e che quando ci si impegna perché si crede nella bontà di un progetto i risultati prima o poi arrivano”. E nell’ultimo triennio l’attività dell’Ordine dei medici è stata notevole: dall’acquisto della nuova sede con la quale si realizzerà la “Casa del medico” alla formazione dei medici, compreso chi lo vuole diventare con i corsi di preparazione ai test di ammissione. Dall’apertura di canali multimediali per raggiungere non solo gli iscritti ma tutta la popolazione per dare una informazione sicura e certificata alla difesa dei diritti degli operatori sanitari soprattutto nei momenti bui degli episodi di violenza nei Pronto soccorso e nei presidi di Guardia medica. “I medici e gli odontoiatri non hanno dimenticato la svolta che questa squadra ha impresso all’Ordine della categoria trasformando un organo istituzionale che si limitava a dispensare certificati in un ente attivo e propositivo non solo per tutelare la professione medica ma soprattutto per essere presente ed indispensabile interlocutore nelle decisioni di politica sanitaria provinciale e regionale”. “Tutto questo i medici e gli odontoiatri non ce lo hanno dimostrato a parole –continua il Presidente Buscema – ma con i fatti venendo a votare e dandoci quella testimonianza forte di cui tutto avevamo bisogno per continuare su questa strada”. “Ma quanto è accaduto a Catania si pone all’attenzione nazionale –aggiunge – non solo perché il tempo è quello in cui il livello di coinvolgimento dei professionisti alle elezioni dei propri rappresentanti è bassissimo, facendo anche parlare della necessità di voto telematico. Basti pensare che Catania va in netta controtendenza in quanto nelle altre provincie italiane va a votare non più del 15% degli iscritti agli Ordini ed anche le elezioni popolari hanno percentuali sempre più basse. Oggi questi professionisti di Catania e provincia hanno detto, con la forza dei numeri, che l’Ordine è un punto di riferimento che loro stessi hanno scelto e su cui puntano e credono per la loro crescita professionale, per le proprie aspettative, per avere modo di lavorare meglio in una sanità che soffre sempre di più a causa di tagli e sempre minore disponibilità di risorse”. “La nostra categoria non ha mai avuto coscienza della propria forza se si presenta unita e ritengo che queste elezioni abbiano invece dimostrato che oggi il medico e l’odontoiatra debbano dire la loro sulle questioni sanitarie ed essere opportunamente rappresentati a tutti i livelli istituzionali”. Per Buscema “anche chi ci governa deve tenere conto di questo messaggio forte dei medici di questa provincia che hanno condiviso e vogliono continuare a condividere un progetto che riguarda non solo la propria categoria ma tutti i cittadini.”. “E’ importante – conclude Buscema – che questa bonaria chiamata alle armi dei medici e la formidabile risposta che abbiamo ricevuto, sia andata a cadere in un periodo di grande incertezza ed instabilità politica. La nostra compattezza deve essere letta come la necessità di tutta la categoria che con il proprio consistente indotto chiede precisi punti di riferimento”.  

 

Autore

Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


Email: nucciosciacca@cataniamedica.it

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