Farmaci intelligenti contro la Leucemia linfoblastica acuta

Farmaci intelligenti contro la Leucemia linfoblastica acuta

6 Aprile 2017 Redazione 0

Epistassi e gengivorragia, infezioni frequenti, linfonodi ingrossati in varie parti del corpo come collo, addome, ascelle e inguine, affaticamento, respiro corto, debolezza, febbre: sono sintomi comuni a molte malattie, ma sono anche le caratteristiche di una patologia relativamente rara, la leucemia linfoblastica acuta, che colpisce 7mila persone ogni anno in Europa, 300 solo in Italia. Il trattamento terapeutico è a base di chemioterapici per lunghi periodi: una patologia non facile da combattere, ma controllabile grazie a recenti studi e ricerche, in particolare lo studio Tower di terza fase, che danno speranza ai pazienti. Infatti è stato scoperto un anticorpo monoclonale bi-specifico (blinatumomab), che si avvale di una tecnologia “bite” sviluppata da Amgen, con un meccanismo d’azione in grado di colpire le cellule T e quelle B cosiddette maligne; grazie ad una sorta di “ponte”, creato appositamente tra queste due, è possibile far “riconoscere” le cellule tumorali e combatterle, dunque maggiore possibilità di remissione completa della malattia, sopravvivenza globale raddoppiata e minori eventi avversi. “E’ una sfida rivoluzionaria perché viene attivato il sistema immunitario del paziente – ha spiegato Robin Foà, dir. Ematologia Umberto I di Roma in conferenza stampa nella capitale – ricordando che, sulla base dei protocolli nazionali, sarà possibile usufruirne nei centri specializzati siciliani e calabresi come Catania, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza”. 7-10 casi nuovi ogni anno per milione di abitanti: “Questa leucemia insorge nel midollo osseo all’interno del compartimento delle cellule staminali emopoietiche – ha spiegato Alessandro Rambaldi, dir. Ematologia dell’Azienda ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo – il processo di trasformazione tumorale colpisce un progenitore preposto alla produzione di cellule linfatiche (i linfociti B o T) ed è molto rapida”. Grazie a queste nuove frontiere terapeutiche si potrebbe giungere alla cura definitiva della leucemia linfoblastica acuta negli adulti: “Abbiamo voluto studiare un’alternativa alla tradizionale chemioterapia – ha sottolineato l’A.D. di Amgen Italia Francesco Di Marco – in attesa della conclusione dell’iter registrativo, abbiamo sperimentato la nuova cura in maniera gratuita su 67 pazienti e i risultati sono stati soprendenti”.

 

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