Influenza e Covid: i nuovi vaccini

Influenza e Covid: i nuovi vaccini

22 Settembre 2025 di: Angelo Milazzo 0

Vaccini contro l’Influenza

I dati che arrivano dall’emisfero australe attestano una epidemia influenzale particolarmente diffusiva e questa prospettiva ci dovrebbe ulteriormente convincere sulla necessità della vaccinazione anti-influenzale, in particolare tra le persone anziane o con patologie croniche.  Purtroppo il discorso sui vaccini è stato affrontato in molti Paesi in maniera ideologica, condizionata da pregiudizi e da atteggiamenti di rifiuto aprioristico (no-vax) o con esitazioni esasperate.

Autorevoli Studi recenti dimostrato che le persone in età avanzata producono una proteina glicosilata denominata apolipoproteina D (Apod), che risulta essere coinvolta nel metabolismo lipidico e nell’infiammazione a livelli molto più elevati rispetto ai soggetti più giovani. Ciò riduce la capacità di resistere alle infezioni virali. Quindi gli anziani possono andare incontro a gravi complicanze, anche in seguito ad una infezione influenzale. Gli Studi sono stati condotti presso le Università di Edimburgo, di Notthingam e presso la China Agricultural University.

Sono 11 i vaccini autorizzati dall’AIFA e dall’EMA per la campagna antinfluenzale 2025-2026 e sono i seguenti.

  • Efluelda e Efluelda Tetra: indicate dai 60 anni d’età.
  • Fluad: indicato dai 50 anni in sù.
  • Fluarix e Fluarix Tetra: che possono essere utilizzati dai 6 mesi d’età.
  • Flucelvax: utilizzabile dai 6 mesi d’età.
  • Fluenz: unico vaccino somministrabile per spray nasale: indicato in bambini e adolescenti in età compresa tra i 2 ei 18 anni.
  • Influvac S e Influvac S Tetra: utilizzabili dai 6 mesi d’età.
  • Vaxigrip e Vaxigrip Tetra: utilizzabili dai 6 mesi d’età. La vaccinazione materna delle donne in gravidanza estende la protezione ai lattanti a partire dalla nascita e fino ai 6 mesi d’età (protezione passiva).

EMA e Ministero della Salute hanno stabilito le seguenti composizioni.

Vaccini trivalenti ottenuti in uova embrionate di pollo: A/Victoria/4897/2022 (H1N1); A/Croazia 10136RV (H3N2); B/Austria/1359417/2021 (lignaggio B/Victoria).

Vaccini trivalenti ottenuti su colture cellulari o ricombinanti o acidi nucleici: A/Wisconsin/67/2022 ( H1N1); A/Distretto di Columbia/27/2023 ( H3N2); B/Austria/1359417/2021 (lignaggio B /Victoria).

Nei vaccini quadrivalenti, l’OMS raccomanda l’inserimento anche del ceppo B/Phuket/3073/2013 (lignaggio B/Yagamata)

Le Regioni decidono annualmente, tramite gare per la fornitura, tra i prodotti disponibili in commercio quelli che verranno autorizzati per le campagne vaccinali.

Il Ministero della Sanità, con la Circolare emanata il 25 Luglio, ha indicato l’inizio di Ottobre come periodo per avviare la campagna vaccinale. La vaccinazione potrà poi essere somministrata in qualsiasi momento della stagione influenzale.

Grande importanza riveste la vaccinazione degli operatori della sanità, in particolare di medici e infermieri. Per questi vale non solo il diritto di prevenire l’infezione, ma anche il dovere di non contagiare i pazienti che loro assistono.

Vaccini anti Covid

In atto assistiamo ad una nuova ed estesa diffusione del Covid, il cui virus non conosce stagionalità. Le attuali varianti del Covid rappresentano ancora sottolignaggi di Omicron, individuati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) come “varianti di interesse”.

I ceppi responsabili delle epidemie in atto sono soprattutto legati alle varianti: Stratus e LP.8.1

I sintomi più comuni sono di tipo similinfluenzale: febbre, faringodinia, tosse, congestione nasale, astenia, malessere generale marcato, mialgie e artralgie.

Recentemente l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato i nuovi vaccini anti-Covid, adattati per la campagna vaccinale 2025-2026. Questa approvazione ha fatto seguito alle raccomandazioni della Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e  dell’OMS, che hanno aggiornato la composizione dei vaccini per rispondere alle varianti virali circolanti. Per prima, la Food and Drug Administration ha approvato i vaccini di Pfizer-BioNTech (Comirnaty), Moderna (Spikevax e mNexspike) e Novavax (Nuvaxovid), tutti mirati soprattutto alla sottovariante LP.8.1 Tutti possono essere usati dai 5 anni in su di età. Moderna Spikevax si può utilizzare dai 4 mesi d’età.

La campagna si concentra sulla somministrazione di una dose di richiamo di uno dei vaccini aggiornati. La vaccinazione viene raccomandata in particolare per i seguenti gruppi:

  • persone di età pari o superiore a 60 anni;
  • ospiti di strutture per lungodegenti;
  • soggetti con elevata fragilità, a causa di patologie o di condizioni che aumentano il rischio di Covid grave;
  • operatori sanitari e socio-sanitari.

Chi ha già avuto il Covid si può vaccinare, ma debbono essere trascorsi almeno 3 mesi dalla malattia.

 

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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