La storia di due piccoli pazienti siriani con Talassodrepanocitosi curati a Ragusa

La storia di due piccoli pazienti siriani con Talassodrepanocitosi curati a Ragusa

11 Gennaio 2018 Redazione 0

Nel mese di ottobre dello scorso anno, due bambini siriani, affetti da grave anemia con diagnosi di TalassoDrepanocitosi, politrasfusi,  arrivati in Italia,  attraverso i corridoi umanitari promossi dalla Federazione delle Chiese Evangeliche (FCEI) in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio,  sono stati accolti  presso la struttura “CASA DELLE CULTURE” di  Scicli. Il responsabile della  “CASA DELLE CULTURE”, dopo una serie di attente ricerche sul territorio, ha contattato l’Associazione FASTED RAGUSA ONLUS – Federazione Associazioni Siciliane di Talassemia Emoglobinopatie e Drepanocitosi Onlus che si è adoperata affinché i due bimbi siriani fossero  accolti presso il Centro di Talassemia dell’Azienda Sanitaria di Ragusa. Il presidente dell’associazione FASTED RAGUSA ONLUS, Giuseppe Tavolino, si è  fatto carico dello svolgimento dell’iter burocratico e delle spese necessarie, gestendo la temporanea mancanza di documenti anagrafici e sanitari dei due bambini e ha coordinato la presa in cura dei due bambini presso il Centro di Talassemia dell’Asp. I  medici del Servizio dell’Azienda sanitaria, hanno avviato tutte le procedure necessarie per lo screening della patologia,  per la somministrazione delle cure, delle trasfusioni e dei farmaci ferrochelanti necessari a prevenire e curare l’accumulo di ferro. Tuttora i due bimbi sono monitorati e seguiti presso il Centro dell’Asp. Tutto ciò è stato possibile grazie alla incondizionata  collaborazione del direttore del Centro Trasfusionale, dr. Giovanni  Garozzo ed i suoi collaboratori: i dottori  Carmelo  Fidone e  Vincenzo Spadola, ma anche di  tutto il personale  infermieristico del servizio di Talassemia. Ad oggi siamo alla vigilia della terza trasfusione per i nostri piccoli e tutto procede al meglio.» ha dichiarato Giovanna Scifo, Responsabile della CASA DELLE CULTURE. Un’esperienza esaltante  resa  possibile grazie alla sinergia e integrazione,  tra l’Azienda Sanitaria di Ragusa  e il Volontariato,  che ha permesso di realizzare un’importante attività  assistenziale a favore di  questi piccoli pazienti.» ha commentato il dr. Salvatore Lucio Ficarra, Commissario dell’Asp di Ragusa.

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